PASQUA DI RISURREZIONE
(MC 16,1-8)
(MC 16,1-8)
TUTTO E’ CONSUMATO! Anche la morte! Le braccia di Gesù inchiodate sulla Croce,
rimarranno per sempre aperte per accogliere tutti i disperati, i perduti, i derelitti, i traditori,
i fedeli e gli infedeli.
Il Suo Cuore trafitto dalla lancia, non si chiuderà mai più, su nessuna miseria, angoscia e
ribellione. Nessuna sofferenza gli rimarrà estranea: l’accoglierà a cuore aperto da chiunque
provenga.
Tutto è consumato: le ore di angoscia al giardino degli ulivi, il sudore di sangue, le lacrime su
Gerusalemme, i rinnegamenti, gli scherni, le derisioni, l’amaro calice e SOPRATTUTTO l’ora
delle tenebre: è ormai giunta, definitivamente, l’ora della Luce.
Gesù splendente e trionfante, ha le piaghe gloriose che brillano come diamanti e gli
conferiscono una magnificenza che s’irradierà per tutta l’eternità.
Gesù splendore della gloria del Padre, entra veramente in possesso di quella gloria che aveva
presso il Padre prima che il mondo fosse .
Gesù, re e Signore dell’universo, è finalmente riscattato da tutte le umiliazioni e oltraggi subiti
nella morte di Croce.
Gesù è circondato da miriadi e miriadi di angeli in festa, giubilanti e osannanti, e dai santi
passati anche loro attraverso la grande tribolazione al seguito dell’Agnello immolato.
Gesù è andato a prepararci un posto. Il suo sepolcro vuoto è lì a testimoniare che nessuna
corruzione ha mai potuto minimamente sfiorarlo: il suo corpo glorioso ne è il garante.
Ma questo corpo glorioso e risorto, ci rivela anche il destino del nostro corpo che alla fine dei
tempi sarà abitato e trasfigurato dalla gloria.
E il suo sepolcro vuoto ci rivela che neanche noi saremo destinati a rimanere per sempre nel
sepolcro, ma un misterioso giorno sorgeremo dalle nostre ceneri per rivestire un corpo di luce.
Gesù risorto ci ricorda infine che dobbiamo rivolgere i nostri sguardi agli “anni eterni” che ci
aspettano e che qui siamo esuli viandanti verso un altrove che è la Patria Celeste .
Ma questo destino abbiamo il tremendo potere di deciderlo ora, e anche di fallirlo se non
riponiamo tutta la nostra fiducia in Lui affinché ci impedisca di usare male la nostra libertà.
Possiamo fallire tutto nella vita: non avremo fallito niente se avremo vinto la battaglia per la
vita eterna. L’infinito ci aspetta al traguardo.
Wilma Chasseur
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