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domenica 27 dicembre 2009

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ

La festa della Sacra Famiglia nella liturgia cattolica, nel secolo XVII, veniva celebrata localmente; papa Leone XIII nel 1895, la fissò alla terza domenica dopo l’Epifania omnibus potentibus, ma fu papa Benedetto XV che nel 1921 la estese a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica compresa nell’ottava dell’Epifania; papa Giovanni XXIII la spostò alla prima domenica dopo l’Epifania; attualmente è celebrata nella domenica dopo il Santo Natale. La celebrazione fu istituita per dare un esempio e un impulso all’istituzione della famiglia, cardine del vivere sociale e cristiano, prendendo a riferimento i tre personaggi che la componevano, figure eccezionali sì ma con tutte le caratteristiche di ogni essere umano e con le problematiche di ogni famiglia. Numerose Congregazioni religiose sia maschili che femminili, sono intitolate alla Sacra Famiglia, in buona parte fondate nei secoli XIX e XX, come: 

·           le “Suore della Sacra Famiglia”, fondate a Bordeaux nel 1820 dall’abate P. B. Noailles, dette anche ‘Suore di Loreto’;

·           le “Suore della Sacra Famiglia di Nazareth” fondate nel 1875 a Roma, dalla polacca Siedliska;

·           le “Piccole Suore della Sacra Famiglia” fondate nel 1892, dal beato Nascimbeni a Castelletto di Brenzone (Verona);

·           i “Preti e fratelli della Sacra Famiglia” fondati nel 1856 a Martinengo, dalla beata Paola Elisabetta Cerioli;

·           i “Figli della Sacra Famiglia” fondati nel 1864 in Spagna da José Mananet;

·           e tante altre... 

Papa Benedetto XVI : Angelus - Piazza San Pietro -

(Domenica, 28 dicembre 2008) 

Cari fratelli e sorelle! 

In questa domenica, che segue il Natale del Signore, celebriamo con gioia la Santa Famiglia di Nazaret. Il contesto è il più adatto, perché il Natale è per eccellenza la festa della famiglia. Lo dimostrano tante tradizioni e consuetudini sociali, specialmente l’usanza di riunirsi insieme, in famiglia appunto, per i pasti festivi e per gli auguri e lo scambio dei doni; e, come non rilevare che in queste circostanze, il disagio e il dolore causati da certe ferite familiari vengono amplificati? Gesù ha voluto nascere e crescere in una famiglia umana; ha avuto la Vergine Maria come mamma e Giuseppe che gli ha fatto da padre; essi l’hanno allevato ed educato con immenso amore. La famiglia di Gesù merita davvero il titolo di "santa", perché è tutta presa dal desiderio di adempiere la volontà di Dio, incarnata nell’adorabile presenza di Gesù. Da una parte, è una famiglia come tutte e, in quanto tale, è modello di amore coniugale, di collaborazione, di sacrificio, di affidamento alla divina Provvidenza, di laboriosità e di solidarietà, insomma, di tutti quei valori che la famiglia custodisce e promuove, contribuendo in modo primario a formare il tessuto di ogni società. Al tempo stesso, però, la Famiglia di Nazaret è unica, diversa da tutte, per la sua singolare vocazione legata alla missione del Figlio di Dio. Proprio con questa sua unicità essa addita ad ogni famiglia, e in primo luogo alle famiglie cristiane, l’orizzonte di Dio, il primato dolce ed esigente della sua volontà, la prospettiva del Cielo al quale siamo destinati. Per tutto questo oggi rendiamo grazie a Dio, ma anche alla Vergine Maria e a San Giuseppe, che con tanta fede e disponibilità hanno cooperato al disegno di salvezza del Signore.

[...] affidiamo al Signore ogni famiglia, specialmente quelle più provate dalle difficoltà della vita e dalle piaghe dell’incomprensione e della divisione. Il Redentore, nato a Betlemme, doni a tutte la serenità e la forza di camminare unite nella via del bene.           

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Preghiera alla Santa Famiglia dettata da Papa Giovanni Paolo II:

 

«O Santa Famiglia di Nazareth, comunità d’amore di Gesù, Maria e Giuseppe, modello e ideale di ogni famiglia cristiana, a te affidiamo le nostre famiglie.

Apri il cuore di ogni focolare domestico alla fede, all’accoglienza della Parola di Dio, alla testimonianza cristiana, perché diventi sorgente di nuove e sante vocazioni.

Disponi le menti dei genitori, affinché con carità sollecita, cura sapiente e pietà amorevole, siano per i figli guide sicure verso i beni spirituali ed eterni.

Suscita nell’animo dei giovani una coscienza retta ed una volontà libera, perché crescendo in sapienza, età e grazia, accolgano generosamente il dono della vocazione divina.

Santa Famiglia di Nazareth, fa’ che tutti, contemplando ed imitando la preghiera assidua, l’obbedienza generosa, la povertà dignitosa e la purezza verginale vissuta in te, ci disponiamo a compiere la volontà di Dio e ad accompagnare con previdente delicatezza quanti tra noi sono chiamati a seguire più da vicino il Signore Gesù, che per noi ha dato sé stesso. Amen».(Omelia 26.12.1993).

Fonti principali: santiebeati.it; vatican.va ("RIV."). 


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