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martedì 29 dicembre 2009

L'Umiltà

Che bella parola è l'umiltà! Ma quanto difficile è essere umile! Sinceramente si è perso anche questo ultimo valore e non si vede in giro molta umiltà, ma invece si possono godere molti episodi di arroganza e di persone con principi di megalomania. Il Vangelo di oggi ci ha presentato anche un esempio di umiltà che proviene da Maria: la Vergine Immacolata, la madre del Cristo, si sottopone umilmente al rito della purificazione, lei che non aveva mai contratto nessuna impurità. Una indubbia lezione di umiltà. 

E’ indubbio che anche noi molte volte, anche inconsapevolmente, cediamo nel peccato del vanto. Crediamo di essere migliori, ma in realtà subito dopo ci rendiamo conto di quanto piccoli siamo in realtà. Essere al di sopra, su di un piedistallo è brutto oltreché sbagliato, specie perché sappiamo quanto Gesù ami l'umiltà. Si deduce ciò da moltissimi passi presenti nel Vangelo. Eccone alcuni: «Chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve»; "chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato"; ecc.. Ma la prova più grande di umiltà è lo stesso Gesù: Il Figlio dell'Altissimo si umilia al punto di entrare nella condizione umana e vivere una vita umile e modesta, scegliendo di nascere persino in una mangiatoia. Pensateci bene: il Figlio di Dio che avrebbe potuto scegliere di nascere in templi e palazzi fastosi, decide di scegliere come luogo di nascita una mangiatoia dove si nutrono gli animali. Se noi avessimo avuto la possibilità di scegliere il nostro luogo di nascita, quale posto avremmo scelto? Pensateci e rispondete sinceramente. 

Lui che è Figlio di Dio si è accontentato del poco, noi cerchiamo sempre il molto. Essere umili è dunque una delle cose più belle legate a Dio. Egli ha scelto di innalzare l'umile, di innalzare coloro che questo mondo non considera e abbandona. Se c'è una cosa che si impara leggendo il Vangelo è che Dio esalta i poveri, gli umili, gli storpi, i ciechi, cioè esattamente quelli che il nostro mondo emargina. Nella nostra società vediamo esaltati i politici potenti che si credono di essere al di sopra di tutti; chi lavora in televisione e che tratta i fans come suoi inferiori; persone ancora con idee razziste di superiorità. Quante persone ricche vediamo trattare gli altri non ricchi con indifferenza, a volte anche con disgusto.

Ma tutti coloro che si credono padre eterno in terra solo per quattro soldi bucati, non potranno comprare il perdono del Dio che è nei cieli. Più loro si esalteranno, più Dio li sottometterà: "Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio." 

Questa è la buona novella: Gesù dice di come il Padre abbia scelto di rivelare le cose ai piccoli, nascondendole ai sapienti. Quindi i nostri piccoli, tutti noi che viviamo di stenti o che non viviamo sogni di gloria abbiamo una speranza di salvezza. Abbiamo la speranza che almeno dinanzi a Dio noi siamo tutti uguali. Umiliamoci dinanzi agli amici, umiliamoci dinanzi a questo mondo e Dio ci esalterà sopra tutti. Ricordate su chi Gesù ha costruito la Chiesa? Su Pietro. E chi era Simon Pietro? Un pescatore. Quindi Gesù ha scelto di costruire la Chiesa di Dio non sui sapienti, non sugli scribi, non sui teologi, ma su di un umile pescatore. Oggi, quante volte vediamo presi in giro i pescatori o gli agricoltori per il lavoro che fanno? Quante volte vengono trattati con superficialità e con epiteti disgustosi?

Vedete l’occhio di Gesù è diverso dal nostro: Egli vede non il possesso, non gli studi, non la ricchezza, ma il cuore e la sua umiltà. 

 Impariamo da Gesù ad essere umili esattamente come Lui. Uniamoci insieme nel pregare il Signore di donarci un cuore umile perché possiamo imparare a non vantarci dei nostri successi e a dare invece il merito a chi realmente lo merita: il Signore Dio. Gloria a Dio. 

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