Pages

domenica 1 maggio 2011

Bagliori di folgore escono dalle Sue mani


2^ Domenica di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia. 

Le letture di oggi ruotano tutte attorno al tema della misericordia, a cominciare dalla preghiera iniziale, ribadita dal Salmo e culminante nel brano di Vangelo dove Gesù, apparendo ai discepoli riuniti nel Cenacolo, mostrò loro le mani e il costato trafitto. Tutte le altre ferite e lividure sono scomparse ma queste rimarranno in eterno e da ferite si trasformeranno in feritoie che irradieranno luce splendente per i secoli eterni.
Sappiamo che il fondamento teologico della devozione al Cuore di Gesù, è proprio quel Cuore trafitto dal colpo di lancia dal quale scaturiscono sangue ed acqua: sangue che ci rigenera alla vita della grazia ed acqua che ci purifica dai nostri peccati. E il quadro di Gesù misericordioso, ce lo mostra proprio col Cuore trafitto dal quale scaturiscono due raggi: uno rosso che simboleggia il sangue versato, l’altro bianco che simboleggia l’acqua che ci purifica.

• La segretaria di Gesù misericordioso

Questo quadro e relativa Festa della Divina Misericordia, era stata richiesta espressamente da Gesù a Santa Faustina Kowalska (che definiva sua segretaria) e precisò che doveva essere celebrata la seconda domenica di Pasqua. Cosa che il Papa fece nell’aprile del 2000, quando promulgò ufficialmente il decreto che in questa domenica si celebrasse la Festa della Divina misericordia e il 29 giugno 2002 è stato emanato l’altro decreto che vi accorda l’indulgenza plenaria. Quest’anno poi coincide con la beatificazione di Giovanni Paolo II, profeta della misericordia (una delle sua prime encicliche fu proprio la Dives in misericordia).
E’ preceduta da una novena di preparazione e, annessa, c’è una grande promessa di Gesù: a tutti coloro che –confessati e comunicati– celebreranno degnamente questa Festa, saranno rimesse pene e colpe e ritroveranno la veste candida battesimale. Diceva Padre Joseph Barth che è quasi paragonabile ad un nuovo Battesimo.

• Piena remissione…

Sappiamo che il Battesimo ci rende nuovi fiammanti cancellando non solo il peccato originale, ma ogni altro peccato commesso perché opera una consacrazione ontologica consacra cioè una volta per tutte l’essere della persona che lo riceve, e perciò, non può essere mai sciolto né ricevuto una seconda volta. Quindi per noi che il Battesimo non lo possiamo più ricevere, questa Festa contribuisce a ridarci la candida veste battesimale, secondo quanto disse Gesù a Santa Faustina: ”Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della mia misericordia. L’anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà PIENA REMISSIONE di colpe e castighi. L’anima che ricorrerà alla mia misericordia, non perirà: Io, il Signore, la proteggerò come mia gloria e nell’ora della morte non verrò come giudice ma come Salvatore. Dì all’umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso ed io la ricolmerò di pace”.

• Buone notizie…

Ecco un’altra buona notizia dopo quella della Risurrezione. Coi tempi che corrono ne abbiamo proprio bisogno: siamo sommersi da valanghe di notizie che ci vengono trasmesse da ben altri canali (quelli televisivi) quali nuovi vangeli –anzi vangeli al contrario perché diffondono tutt’altro che buone notizie– che ci sommergono, ci travolgono e ci riempiono il cuore e la testa di parole che fanno ammutolire la Parola –l’unica che annuncia vita, speranza e salvezza– e ci rendono incapaci di percepire la verità degli avvenimenti, bombardati come siamo quotidianamente da parole pronunciate a vanvera, senza discernimento, senza discrezione e senza pudore. Dobbiamo recuperare l’orientamento della verità, nel labirinto di informazioni deformanti e disinformate che oggi asseriscono, domani smentiscono, dopodomani rettificano e chi si raccapezza e non perde la testa è bravo! Anzi è superdotato!
Facciamoci diffusori della buona novella della salvezza e della misericordia, e fiumi d’acqua viva irrigheranno il mondo. E una nuova primavera sorgerà!

Wilma Chasseur

0 commenti:

Posta un commento