Torna l'appuntamento con la biografia che tratteggia un'inedita "storia di Padre Pio raccontata dai suoi amici: "Sulla Soglia del Paradiso" di Gaeta Saverio. Oggi scopriamo il regalo compiuto dalla Madonna all'ammalato Padre Pio :
XV
Quaresime e penitenze
Il regalo della MadonnaQuaresime e penitenze
Il 25 aprile 1959 Padre Pio si ammalò improvvisamente di broncopolmonite, che in breve tempo si aggravò e divenne una pleurite. Nel Diario di padre Agostino da San Marco in Lamis, che descrisse con toni accorati quel periodo, si legge che i medici «in tre volte gli estrassero mille e più grammi di siero». Per tre mesi sarà costretto a lunghi periodi di degenza nel letto e potrà celebrare soltanto in rare occasioni, mantenendo un contatto con i suoi figli spirituali tramite la recita dell'Angelus e alcune brevi riflessioni spirituali pronunciate per microfono.
Il 6 agosto giunse a San Giovanni Rotondo la statua della Madonna di Fatima, partita in quello stesso 25 aprile da Napoli per un viaggio attraverso i capoluoghi di provincia italiani, che si sarebbe concluso il 13 settembre a Catania. Nella cittadina pugliese non sarebbe dovuta arrivare, ma padre Gabriele Amorth, segretario del Comitato organizzativo della Peregrinatio Mariae, guardando il calendario delle tappe aveva notato che - mentre per gli altri capoluoghi era previsto un solo giorno di permanenza - per Benevento ce n'erano due, il 6 e 7 agosto. In accordo con il cardinale Giacomo Lercaro, presidente del Comitato, e con l'arcivescovo beneventano, il giorno in più venne regalato a San Giovanni Rotondo.
Nella mattinata del 7 agosto Padre Pio scese in chiesa per venerare la Madonna, donandole una corona del Rosario. Intorno alle ore 14 la statua ripartì dalla terrazza della Casa Sollievo e l'elicottero compì tre giri attorno al convento dal quale Padre Pio guardava commosso. In quel momento il cappuccino, per la prima e unica volta nella vita, chiese una grazia per la propria guarigione.
Ecco l'eccezionale racconto che fece a padre Bonaventura da Pavullo: «Ero affacciato al davanzale della finestra del coro, mentre l'elicottero volteggiava nell'aria prima di andarsene. In un impeto di fede, esclamai con le lacrime agli occhi: "Mamma bella, te ne vai e lasci me qui solo e ammalato!..." Subito mi sentii correre per tutta la persona come una corrente elettrica e un nuovo vigore m'invase. Mi sentii guarito! Più col pianto che col labbro esclamai "Grazie, o Maria!" e da allora stetti bene. Se questo non si vuole chiamare miracolo, lo si chiami come si vuole, ma io da quel momento mi sentii guarito». E dal giorno successivo riprese a celebrare la Messa come se nulla fosse accaduto.
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