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domenica 25 aprile 2010

Alla ricerca dell’anima perduta

IV Domenica di Pasqua


Gesù è il Buon Pastore. L’unico. “Io sono il buon pastore che offre la vita per le sue pecore”. Eppure il mondo corre dietro a tanti altri pastori, mode, tecniche, filosofie, new age, nuova era che poi è già vecchia perché c’è già la prossima, la next age, e chissà quante altre stranezze ancora...

• 1/ Quanti e quali geni?

Siamo nell’era della mappatura del genoma; chissà quanti geni salteranno fuori: quello della scienza, quello della scemenza, quello dell’onnipotenza, o meglio del delirio d’onnipotenza, ecc. ecc. Tutte scoperte che assicurano successo, benessere, equilibrio, dominio sul cosmo e sulle malattie. Tutti considerati -metodi e tecniche- salvatori infallibili in una società sempre più fallimentare, fatta di uomini sempre più malati e squilibrati dove il malessere è di casa e il lume della fede, se non addirittura quello della ragione, va scomparendo sempre più.
Quando capirà, l’uomo moderno, evoluto, progredito, esploratore del cosmo e del genoma, ma incapace di conoscere e gestire sé stesso, che l’unico Buon Pastore è Lui, GESÙ! L’unico Salvatore è LUI: nessuna filosofia o tecnica o metodo sono mai morti in Croce per salvarci. Uno solo ha detto “ Io do la vita per le mie pecore”. E l’ha data veramente fino all’ultima goccia. E lascia le 99 salve per andare a cercare quella perduta! E va a cercare anche quelle che non sono del suo ovile. “E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre”. Ma l’uomo moderno continua ad andare a cercare altre salvezze e a seguire altri pastori.

• 2/ Basta salvare il look?

Come fa l’uomo di oggi a non capire che senza di LUI è perduto? (“senza di me non potete fare nulla”). Ma forse è proprio questo il dramma dell’uomo moderno: non sentirsi perduto affatto. L’importante è il look! Salvato quello, tutto è salvo! Già, l’importante è il sepolcro, pardon, l’esterno (ma il termine l’aveva già usato Gesù coi suoi connazionali, spero che nessuno si offenda): imbiancato, tinto e ritinto, lifting di qua, maschera di là e voilà che tutto è a posto. Se poi l’interno cioè l’anima è marcia, non importa. Quello che conta è il look! Poveri uomini che hanno smarrito l’anima! Dobbiamo partire alla ricerca dell’anima perduta: si è persa da qualche parte tra il secondo e il terzo millennio…

• 3/ Anima perduta tra il secondo e il terzo millennio…

E pensare che la vera bellezza è interiore: se la Madonna è sempre così bella e così giovane, nonostante il passare dei secoli e dei millenni, è perché è la piena di grazia, la totalmente abitata dallo splendore della Gloria divina. E’ un puro cristallo che riflette la luce increata ed eterna del suo Altissimo Signore. Anche san Simeone il Nuovo Teologo che aveva ricevuto la pienezza dello Spirito Santo, aveva sentito che quella luce lo ringiovaniva nell’anima e nel corpo e gli toglieva ogni” spessore e pesantezza della materia” e ritrovava così la sanità originaria di tutto il suo essere. Ecco come fare per diventare nuovi fiammanti dentro e fuori: essere abitati in pienezza dallo Spirito di Dio.
Gesù è il Buon Pastore che viene a cercarci in fondo al burrone. Ma dobbiamo accorgerci che c’è un burrone e che siamo in fondo, se no non grideremo mai “aiuto” e LUI non potrà mai gettarci giù la corda per tirarci su.
Leviamoci le maschere e i trampoli che ci tengono su, e allora saremo raggiunti nel fondo della nostra miseria e lo riconosceremo come nostro Salvatore -l’unico salvatore- e sentiremo la Sua voce che ci chiama per nome. E ci sentiremo riconosciuti da Lui.
E il nostro cuore esulterà di gioia nel sentire il nostro nuovo nome pronunciato da Lui che ci guiderà alle sorgenti inesauribili di acqua viva che ci disseteranno in eterno.

Wilma Chasseur

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