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martedì 6 aprile 2010

Dio è ineliminabile (di Enza)

Quando l'uomo ha cercato di rispondere agli interrogativi che lo riguardano, si è sempre imbattuto nel mistero di Dio. Non c'è religione o filosofia religiosa che non abbia fatto in qualche modo riferimento a Dio. Il problema di Dio non è frutto di una civiltà evoluta quasi fosse un lusso per l'intelligenza, Esso è presente in ogni tradizione culturale, la ricerca di Dio è un impegno costante del pensiero umano. Per quale ragione si dibatte da sempre? La ragione è semplice e convince: L'uomo non può vivere senza interrogarsi sull'esistenza della vita. Da quando l'uomo è apparso sulla terra si interroga su Dio, e inutili sono i tentativi dell'ateismo di eliminare il problema, è connaturata allo spirito umano stesso, andiamo alla ricerca della fonte, quella luce che illumina ogni pensiero. Ma forse ci è più chiaro se per un momento meditiamo sulla nostra vita personale. Al di là degli insegnamenti ricevuti e dell'aver magari abbandonato la chiesa, non è forse vero che l'abbiamo trovato in una malattia, ci siamo rivolti a Dio in un momento difficile della nostra vita, o per chiedere un aiuto, vergognandoci magari di rivolgerci a Lui solo nel momento del bisogno? Sono molte le delusioni della vita che ci portano a chiedere il Suo soccorso e nessun uomo riesce a disfarsi di Dio. Se lo abbandoniamo ci viene a cercare, se lo neghiamo, è già presente nella nostra negazione. Se lo bestemmiamo ci porge l'altra guancia "Richiama e perdona" Dalla nascita alla morte ogni uomo cammina con Lui, lo voglia o non lo voglia, è inutile negarlo o mostrare indifferenza. Egli è nella nostra coscienza. Possiamo cogliere nell'uomo tre atteggiamenti. Il primo riguarda la maggioranza degli uomini che, pur fra errori e limiti, hanno riconosciuto e adorato il Creatore. Poi ci sono quelli che evitano il problema, come se interrogarsi su Dio fosse fuorviante. E' il caso ad esempio del buddhismo nella sua originaria formulazione. Il terzo riguarda coloro che negano l'esistenza di Dio, professando un ateismo consapevolmente scelto. L'esistenza di Dio non è evidente, non è neppure verificabile con esperimenti, è come se Lui fosse nascosto dietro l'immensa opera della creazione e mi piace pensare che Dio si comporta come un grande artista, che ultimato il capolavoro, si nasconde pur mostrando il marchio d'autore. Vediamo e tocchiamo con mano l'opera ma non possiamo contemplare il volto dell'autore.
Noi siamo capolavoro di Dio e siamo stati chiamati alla vita dal nulla, ma non possiamo prendere quella mano che ci fatti e di cui siamo aggrappati e le sue tracce sono presenti ovunque per chi vuole andargli incontro. Il grande filosofo Francese "Pascal" dice che ha disposto che nel mondo ci sia abbastanza luce per chi desidera vederlo e abbastanza buio per chi vuol chiudere gli occhi. La conquista di Dio non è facile e fino al momento della morte si procede a tastoni, la certezza non viene dalla mente, ma è solo una vittoria del cuore. Egli non si impone con la forza per lasciare ad ognuno di noi la libertà di sceglierlo. Dio si rivela e si vela per tastare i cuori, illumina senza farsi vedere. Dio si nasconde perchè vuole essere cercato da chi lo desidera come l'amore della sua vita.

Dio si rivela dicevo, e si vela perchè noi lo cerchiamo con il cuore. Senza dubbio la maggior parte degli uomini percepisce l'esistenza del mondo come un segno visibile e incancellabile dell'esistenza di Dio, guardando il cosmo, l'uomo istintivamente risale a Lui. Quando guardiamo la natura possiamo contemplare e l'intelligenza ci fa capire chi sia il vero autore. Il salmista, stupito da ciò che l'anima prova davanti al creato esclama: "I cieli narrano la gloria di Dio" (Salmo 18/19,2) La scienza dice che il creato è una materia, che disintegrandosi ha dato inizio a quell'espansione dell'universo che ancor oggi esiste. Si, ma mi chiedo: chi ha dato inizio, chi c'è all'origine di tutto questo nel quale contiene tutto lo sviluppo successivo? L'occhio dell'intelligenza osserva con rigore tutto ciò che esiste, e per tanto che si possa (per assurdo), pensare ad una materia eterna, io mi chiedo comunque chi ne sia la causa. Ecco che la scienza atea continua a far ricerche per scoprire da dove viene tutto ciò. Se pensiamo invece che tutto abbiamo sotto mano, Dio ci ha dato tutto, la scienza scopre ciò che Dio ha messo a nostra disposizione, la scienza non ha inventato nulla e non inventerà mai nulla, casomai usa quel che scopre per creare delle cose. Se pensiamo all'atomo, all'ossigeno, all'azoto ecc. La scienza ha preso queste ed altre cose e ha creato, l'intelligenza Dio ce l'ha data proprio per questo motivo, perchè potessimo evolverci con quello che c'è nel creato. Per concludere mi viene un piccolo pensiero. Dobbiamo dare a tutti gli esseri umani i prodotti della terra, una parte d'uomo non può tenere solo per se quel che Dio ha messo a disposizione per tutti. Da qui si potrebbe avere un creato migliore, ma finché l'essere umano l'intelligenza la usa prevalentemente per arricchire una piccola parte di popoli, saremo destinati a soffrire tutti, perchè la natura c'è, esiste è stata creata proprio per dare da vivere a tutti noi.

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