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venerdì 2 aprile 2010

La Via Crucis: XI - XII Stazione La Crocifissione e morte di Gesù



XI STAZIONE
Gesù viene crocifisso
Dal Vangelo secondo Marco. (15, 25-27)
“Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l’iscrizione con il motivo della condanna diceva: “Il re dei Giudei”. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra”
O Gesù, termina qui la tua salita al Calvario, il più è fatto, ora non resta ai soldati che inchiodarti sulla croce che tu stesso ti sei trascinato tra tormenti e cadute. Mentre i chiodi trapassano le tue mani e i tuoi piedi tu invochi la pietà di Dio affinché perdoni loro, perché non sanno quello che fanno. Ora, finalmente, tutti possono ammirare sulla croce “Il re dei Giudei” coronato di spine. Tutti possono ridere di lui e per disprezzo sputarlo e schernirlo. Signore, ancora oggi, anche noi che diciamo di amarti, continuiamo a trafiggerti con i nostri peccati, e non abbiamo scuse, non siamo soldati che eseguono gli ordini, siamo solo creature ingrate che hanno dimenticato il sacrificio che sulla croce si è consumato per noi. Perdonaci Signore, ti chiediamo perdono per tutte le volte che ti abbiamo offeso e oltraggiato. Attiraci a te, dall'alto della tua croce, come hai promesso, e strappaci dai mali che uccidono. Salvaci, o Salvatore del mondo.



XII STAZIONE
 
Gesù muore sulla croce

Dal Vangelo secondo Marco. (15, 33-34.37.39)

"Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lema sabactàmi? Che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò…Allora il centurione che gli sta di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".

O Gesù, tutto è compiuto! Alle tre del pomeriggio hai esalato l'ultimo respiro. Tutto si è fermato intorno a te e il silenzio ovattato della morte è stato rotto dalla terra che ha tremato, perché in quel momento moriva il Figlio di Dio. Molti, in preda al terrore, lasciando ogni cosa, scappano via. Sotto la croce, resta tua madre che, abbracciando quel legno coperto di sangue, versa le sue ultime lacrime prima di seguire Giovanni, tuo discepolo prediletto. Ad essi, prima di morire, hai affidato il tuo testamento, dicendo a tua madre: ecco tuo figlio e a Giovanni: ecco tua Madre. Fà o Signore che il nostro amore per te non vacilli mai e donaci la forza di seguirti fin sotto la croce. Il ricordo della tua morte, e la promessa fatta al buon ladrone sulla croce: oggi sarai con me in Paradiso, diventino per noi segno di speranza per una morte santa. Grazie per averci donato come madre la tua stessa madre, dalla quale possiamo attingere sicurezza, se desideriamo risorgere con te. Concedi anche a noi, nel momento del distacco dalla vita terrena, di abbandonarci nelle tue mani e in quelle della tua Santissima Madre.
 

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