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lunedì 21 febbraio 2011

Angelus Papa Benedetto XVI - 20 Febbraio 2011


BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 20 febbraio 2011


 Cari fratelli e sorelle!

In questa settima domenica del Tempo Ordinario, le letture bibliche ci parlano della volontà di Dio di rendere partecipi gli uomini della sua vita: «Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo» - si legge nel Libro del Levitico (19,1). Con queste parole, e i precetti che ne conseguono, il Signore invitava il popolo che si era scelto ad essere fedele all’alleanza con Lui camminando sulle sue vie e fondava la legislazione sociale sul comandamento «amerai il tuo prossimo come te stesso» (Lv 19,18). Se ascoltiamo, poi, Gesù, nel quale Dio ha assunto un corpo mortale per farsi prossimo di ogni uomo e rivelare il suo amore infinito per noi, ritroviamo quella stessa chiamata, quello stesso audace obiettivo. Dice, infatti, il Signore: «Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). Ma chi potrebbe diventare perfetto? La nostra perfezione è vivere con umiltà come figli di Dio compiendo concretamente la sua volontà. San Cipriano scriveva che «alla paternità di Dio deve corrispondere un comportamento da figli di Dio, perché Dio sia glorificato e lodato dalla buona condotta dell’uomo» (De zelo et livore, 15: CCL 3a, 83).

In che modo possiamo imitare Gesù? Gesù stesso dice: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,44-45). Chi accoglie il Signore nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità. L’apostolo Paolo aggiunge: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor 3,16). Se siamo veramente consapevoli di questa realtà, e la nostra vita ne viene profondamente plasmata, allora la nostra testimonianza diventa chiara, eloquente ed efficace. Un autore medievale ha scritto: «Quando l’intero essere dell’uomo si è, per così dire, mescolato all’amore di Dio, allora lo splendore della sua anima si riflette anche nell’aspetto esteriore» (Giovanni Climaco, Scala Paradisi, XXX: PG 88, 1157 B), nella totalità della vita. «Grande cosa è l’amore – leggiamo nel libro dell’Imitazione di Cristo –, un bene che rende leggera ogni cosa pesante e sopporta tranquillamente ogni cosa difficile. L’amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Nasce da Dio e soltanto in Dio può trovare riposo» (III, V, 3).

Cari amici, dopodomani, 22 febbraio, celebreremo la festa della Cattedra di San Pietro. A lui, primo degli Apostoli, Cristo ha affidato il compito di Maestro e di Pastore per la guida spirituale del Popolo di Dio, affinché esso possa innalzarsi fino al Cielo. Esorto, pertanto, tutti i Pastori ad «assimilare quel “nuovo stile di vita” che è stato inaugurato dal Signore Gesù ed è stato fatto proprio dagli Apostoli» (Lettera Indizione Anno Sacerdotale). Invochiamo la Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, affinché ci insegni ad amarci gli uni gli altri e ad accoglierci come fratelli, figli dello stesso Padre celeste.

Dopo l'Angelus:

[ Saluti in varie lingue: Je salue cordialement les pèlerins francophones et particulièrement les élèves de troisième du collège Charles-Péguy de Bobigny. Chers amis, les lectures de ce dimanche nous orientent vers la joie de la réconciliation. Le Seigneur nous invite à poser résolument des actes concrets de pardon: cet amour effectif du prochain est capable de changer l’ordre du monde en refusant sa fausse sagesse et les idoles qu’il nous propose. Que l’Esprit Saint qui habite en nous soit source de discernement, de force et de générosité pour témoigner de la vérité de l’Evangile dans notre vie quotidienne! Je souhaite à tous un bon séjour!

I offer heartfelt greetings to all the English-speaking visitors present at today’s Angelus! In particular I greet the young singers from the Cardinal Vaughan Memorial School in London. The Cardinal’s motto, “Amare et Servire”, is a beautiful expression of the Christian way of life. We are all called to love unconditionally, as today’s Gospel reminds us, and to place ourselves generously at the service of our neighbour. Upon everyone here today, and upon your families and loved ones at home, I invoke God’s abundant blessings.

Mit Freude heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Im heutigen Evangelium sagt der Herr seinen Jüngern: „Liebt eure Feinde und betet für die, die euch verfolgen“ (Mt 5,44). So werden wir zu Söhnen des himmlischen Vaters und machen ihn für die Menschen sichtbar: durch unsere Großherzigkeit, die in ihrem Maß über das normalerweise Erfahrene hinausgeht, und durch jene reine Aufrichtigkeit, die den Blick für Gott öffnet. Der Herr will, daß wir der sich verschenkenden Liebe nichts in den Weg stellen. Er hat uns ein Beispiel gegeben, weil er die Seinen mit einer Liebe geliebt hat, die grenzenlos war und bis zum äußersten ging und geht. In dieser Liebe möge er uns alle stärken und euch und eure Familien mit seiner Gnade erfüllen.

Saludo a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana, en particular a los fieles de la Parroquia de Santa Eulalia, de Murcia. La liturgia nos invita hoy a la plenitud de la vida cristiana y a la perfección de la caridad, mediante el perdón de los enemigos y la oración por los perseguidores, fuente de la reconciliación duradera. Un mensaje oportuno también para el pueblo colombiano, al que deseo hacer llegar mi cercanía y afecto con motivo de las diferentes iniciativas que se están llevan a cabo para conmemorar que, hace veinticinco años, mi venerado predecesor, el Papa Juan Pablo II, se puso en marcha “con la paz de Cristo, por los caminos de Colombia”. Que Santa María la Virgen, Madre del Amor hermoso, acompañe los esfuerzos que en aquella querida Nación latinoamericana, y en otras partes del mundo, se realizan para promover la fraternidad y la concordia entre todas las personas sin excepción alguna. Feliz domingo.

Pozdrawiam serdecznie Polaków, uczestników modlitwy „Anioł Pański”. W dzisiejszej Ewangelii Chrystus przypomina: „Miłujcie waszych nieprzyjaciół” (Mt 5, 44). W obliczu zła, prześladowań, niesprawiedliwości, strzeżmy się chęci odwetu, zemsty i nienawiści, módlmy się za prześladowców. Zło dobrem zwyciężajmy (por. Rz 12, 21). Wszystkie przeciwności zawierzmy Bogu, by zyskać wolność i duchowy pokój. Niech Bóg wam błogosławi.

[Saluto cordialmente i Polacchi partecipanti alla preghiera dell’Angelus. Nel Vangelo odierno il Cristo ci fa ricordare: “Amate i vostri nemici” (Mt 5,44). Quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori. “Vinciamo il male col bene” (cfr. Rm 12,21). Affidiamo a Dio tutte queste avversità per raggiungere la libertà e la pace spirituale. Dio vi benedica.]

Rivolgo infine il mio cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli venuti da Poggiomarino, Modica, Cento di Ferrara e dalla parrocchia di Sant’Igino Papa in Roma, come pure alla Fondazione Petroniana di Bologna. Saluto volentieri le Figlie di San Camillo, nel centenario della nascita al Cielo della loro Fondatrice, la Beata Giuseppina Vannini. A tutti auguro una buona domenica e una buona settimana. Grazie per l'attenzione. Buona domenica, arrivederci!

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