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domenica 8 gennaio 2012

Battesimo: mistero di Luce

Battesimo di Gesù
(Mc 1,7-11) 

La festa del Battesimo di Gesù conclude le festività natalizie e ora lo celebriamo anche come primo mistero della luce, con i misteri luminosi che vengono a colmare quella lacuna che c’era nel rosario, in cui si passava dai misteri gioiosi a quelli dolorosi, saltando tutta la vita pubblica di Gesù.
Sappiamo che il battesimo al Giordano inaugura la predicazione di Gesù, dopo i trent’anni di silenzio e nascondimento vissuti a Nazareth. Ma perché Gesù volle essere battezzato? Perché il Figlio dell’Altissimo, colui che doveva rivelare di essere il santo per eccellenza, l’inviato specialissimo del Padre mandato come redentore e salvatore del mondo, doveva ora mettersi in fila con i peccatori bisognosi di salvezza ?

• Perché volle essere battezzato?

Perché il Figlio di Dio, colui che aveva detto e provato con la sua vita che nessuno mai avrebbe potuto accusarlo di peccato, ora deve mettersi in fila con dei peccatori e comportarsi come un qualsiasi figlio d’uomo? Il Vangelo di Marco che meditiamo quest’anno, non ce lo dice, ma Matteo un accenno di risposta la abbozza. Al Battista che voleva impedirgli di sottomettersi al battesimo di penitenza, Gesù risponde: “Lascia fare per ora perché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Questa risposta lascia intatto il mio perché: che razza di giustizia è mai questa che chi è mondo e stramondo debba andarsi ancora a lavare con quelli che hanno effettivamente bisogno di esserlo? Mai saputo che la giustizia umana condanni qualcuno che è già pulito ad andarsi ancora a lavare. Si tratterà di una giustizia divina certo, ma perché mai sarebbe giusto che colui che è venuto per togliere i peccati del mondo, debba sottomettersi a un lavacro riservato ai peccatori, proprio Lui che di peccati non ne ha neppure l’ombra? Mistero! Di luce, ma sempre mistero!
Perché Gesù deve mettersi in fila con i peccatori, con quelli che mentre andavano a ricevere il battesimo confessavano i loro peccati e venivano poi immersi nell’acqua del Giordano per ricevere il battesimo di pentimento? Gesù si immerge e riceve il battesimo di pentimento! Pentimento di che?

• Perché il Battista battezzava?

Sappiamo che questo battesimo creava problemi allo stesso Giovanni Battista che aveva istituito questo rito che gli attirava gente da tutta la Giudea e regioni circonvicine. Gente anche influente, capi del popolo, scribi e farisei che andavano a farsi battezzare, e gli chiedevano: “Ma chi sei, un profeta, Elia, il Cristo?” Alla sua risposta negativa gli chiedevano:” ma allora perché battezzi, chi ti autorizza?” E il Battista rispondeva che dopo di lui sarebbe venuto uno che era prima di lui e che avrebbe battezzato in Spirito santo e fuoco. Ma intanto questo Qualcuno, ce l’aveva lì davanti, tra la fila di coloro che venivano a chiedere il suo battesimo di pentimento. Colui che toglie i peccati del mondo, che ha creato lo sterminato universo compresi i mari, gli oceani e tutte le acque che scorrono sulla faccia della terra, scende ora in questo rigagnolo. Lui, la sorgente d’acqua viva, cosa può ricevere da queste acque? A cosa gli serve scendere in esse?

• Santifica le acque che santificheranno noi

La risposta la troviamo magnifica e corrispondente a verità, nei santi Padri della Chiesa. Scende nelle acque del Giordano per purificare tutte le acque che ognuno di noi riceverà poi il giorno del proprio battesimo.
“Santifica il Giordano prima di santificare noi e lo santifica per noi” (San Gregorio di Nazianzo. Disc. 39 per il Battesimo del Signore, patrologia greca). E non solo purifica le acque, ma prende su di sé tutti i peccati che, simbolicamente erano depositati in quelle acque dove i peccatori andavano ad immergersi, e li distrugge con la sua morte in croce.
Ringraziamo il Signore per l’insigne dono del Battesimo che ci rende figli di Dio e diciamo con san Gregorio di Nazianzo. “Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria”.

Wilma Chasseur

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