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domenica 2 maggio 2010

Nuovi fiammanti

 V Domenica di Pasqua 



Con la Risurrezione di Gesù si apre un mondo nuovo. Le letture di oggi sono tutte all’insegna del nuovo a cominciare dall’Apocalisse:” io, Giovanni, vidi un nuovo Cielo e una nuova Terra... e Colui che sedeva sul trono disse: ecco io faccio nuove tutte le cose”. Novità che risale a duemila anni fa, quando nell’Incarnazione, cioè la nuova creazione, DIO mandò suo Figlio sulla Terra.
Abbiamo una dignità insuperabile (“ricordati cristiano della tua dignità” diceva San Leone Magno) anche all’interno dell’Universo. Infatti questo minuscolo pianeta Terra, piccolo granello di polvere che ruota nell’immensità di spazi vasti miliardi di anni-luce è quello che è divenuto la dimora del Figlio di DIO, cioè il Creatore e Signore di questo sconfinato Universo.

• 1/ Siamo soli nell’universo?
Gli astrofisici che esplorano il cosmo, si chiedono se ci siano altri pianeti o corpi celesti abitati. Fin qui, le ricerche risultano negative, ma anche se un domani si scoprissero, nessuno supererebbe in dignità il nostro piccolo pianeta che è stato scelto dal Figlio di Dio, non solo come sua abitazione, ma Lui stesso si è fatto uno di noi. Ha assunto la nostra stessa materia corporea, gli stessi atomi e le stesse cellule: anche il Suo corpo è composto da centomila miliardi di cellule di cui ognuna ha mille miliardi di atomi, come ogni corpo umano; ( pensate che miracolo è il corpo umano!).
Gesù si è fatto terrestre! Non si è fatto marziano o mercuriano, e neppure angelico, ma ha preso un corpo come il nostro. E’ questa la prima straordinaria novità della nuova Terra, iniziata quando il Figlio eterno di Dio è entrato nel tempo ed è entrato addirittura nella nostra storia.
La gloria della terra è unica in tutto l’Universo e quella dell’uomo anche; unica creatura fra tutte a poter dire: ho una natura in comune col Figlio del DIO Altissimo. “La gloria di Dio è l’uomo vivente” diceva Sant’Ireneo.

• 2) Tutto nuovo, anche il comandamento
Anche il Vangelo è all’insegna del nuovo:” Vi do un comandamento nuovo: amatevi come Io vi ho amati”.
Che dobbiamo amare non è affatto una novità, ma amare come LUI, questo sì che è nuovo. Come ha amato Gesù? Perdutamente: da perdere la stessa vita.
Se vogliamo amare come Lui, dobbiamo perderci, dargli il cuore, la vita, inabissarci, scomparire affinché sia Lui ad emergere; Lui a sorgere, Lui a brillare, Lui ad illuminare chiunque si trovi sul nostro cammino (“bisogna che io diminuisca affinché Lui cresca”). Mettiamo da parte questo nostro povero io che riesce solo a fare ombra e tanto fumo e null’altro! L’uomo vecchio deve sparire. Allora sì che sorgerà l’alba di un mondo nuovo, non più gestito dall’uomo vecchio e non più basato sul povero modo di amare umano sempre fragile e imperfetto, traballante e incostante, ma fondato sull’amore divino “come Io vi ho amati”.
Certo è una meta molto alta, ma visto che la nostra natura tende già a tirarci sempre verso il basso, dobbiamo perlomeno puntare molto in alto per restare poi appena un po’ più su del suolo!

• 3/ Antenne paraboliche…
Noi dobbiamo essere come le antenne paraboliche che riflettono una luce che viene da altrove. Non abbiamo nessuna luce propria, ma possiamo -anzi dobbiamo- diventare puri ricettacoli della luce divina; pure scintille del suo fuoco che possono veramente illuminare ed accendere tante altre fiammelle ancora spente nella notte della disperazione, tanti cuori ancora assiderati nel gelo dell’assenza di Dio. E così tanti nostri fratelli ancora “pellegrini nella notte” troveranno quella luce e quel fuoco che Gesù è venuto a portare. “Sono venuto a portare un fuoco sulla Terra e come vorrei che fosse già acceso”. Aiutiamo il Signore ad accendere il fuoco e magari capiterà anche a noi come a San Simeone Nuovo Teologo, colpito da quel fuoco, di ritrovarci di colpo nuovi fiammanti dentro e fuori.

Wilma Chasseur

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si dobbiamo darGli il cuore caro Angel, e il cuore lo si dà amando i fratelli come Lui vuole. Il nuovo comandamento è questo, ma quanto è difficile per noi umani!! Ecco perchè buona cosa non è camminare da soli ma in gruppo, accogliere gli insegnamenti, capire cos'è l'umiltà, non sentirci bravi in modo da insuperbirci, perche il Signore può togliere e dare ad altri quello che a noi ha donato. Bisogna pregare perchè ci dia il suo Spirito Santo in quanto non è facile avere a che fare con le volpi, ed oggigiorno sono molte. La cultura avuta per molti è motivo di superbia, non ascoltano più il cuore, ecco perchè non è facile oggi rapportarsi col mondo, perchè il mondo si sente sapiente. Il Signore sta dando molti segni di insofferenza, mai è successo quello che sta succedendo in questi ultimi anni, disastri che apparentemente non hanno una spiegazione come ad esempio quello della piattaforma in America. La Madonna ci dice di vigilare e convertirci; si c'è tanto bisogno, ma bisogna fermarci un poco per capire che Dio non lo troviamo nel troppo operare, ma lo troviamo nella preghiera, nell'adorarlo e nell'amarlo. Il sentimento d'amore per Lui unito alla preghiera e alle buone opere ci salvano dalla dannazione eterna. Mai come oggi Dio ci parla, ascoltiamolo!! Grazie Angel, ti pregherei di correggermi se ho scritto qualcosa di sbagliato, con umiltà accoglierò.
PS: non credo che ci siano altri pianeti come il nostro, no non credo proprio, altrimenti sarebbe vana la Parola di Gesù. Mi vien da pensare che c'è un pianeta bello come la terra, è la Gerusalemme celeste vista da San Giovanni. Grazie

Gianna ha detto...

Stamattina a Torino il Papa ha ribadito di amarci gli uni e gli altri...

Pablo ha detto...

Ottima riflessione Enza!!!!! Non siamo fatti per restare da soli, ma dobbiamo avere l'umiltà di dire agli altri: ho bisogno di voi!!!!! L'amicizia, quando è vera, è un dono prezioso!!!!
Dio lo si trova anche nella preghiera!!!!!

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