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lunedì 12 dicembre 2011

Angelus di Papa Benedetto XVI - 11 Dicembre 2011


BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
III Domenica di Avvento "Gaudete", 11 dicembre 2011


Cari fratelli e sorelle!

I testi liturgici di questo periodo di Avvento ci rinnovano l’invito a vivere nell’attesa di Gesù, a non smettere di aspettare la sua venuta, così da mantenerci in un atteggiamento di apertura e di disponibilità all’incontro con Lui. La vigilanza del cuore, che il cristiano è chiamato ad esercitare sempre, nella vita di tutti i giorni, caratterizza in particolare questo tempo in cui ci prepariamo con gioia al mistero del Natale (cfr Prefazio dell’Avvento II). L’ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se forse in tono minore a causa della crisi economica. Il cristiano è invitato a vivere l’Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore su Cristo. Se infatti perseveriamo “vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode” (ibid.), i nostri occhi saranno in grado di riconoscere in Lui la vera luce del mondo, che viene a rischiarare le nostre tenebre.

In particolare, la liturgia dell’odierna domenica, detta “Gaudéte”, ci invita alla gioia, ad una vigilanza non triste, ma lieta. “Gaudete in Domino semper” – scrive san Paolo: “Gioite sempre nel Signore” (Fil 4,4). La vera gioia non è frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola di-vertere, cioè esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità. La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante trovare spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio. Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere. Sant’Agostino lo aveva compreso molto bene; nella sua ricerca della verità, della pace, della gioia, dopo aver cercato invano in molteplici cose conclude con la celebre espressione che il cuore dell’uomo è inquieto, non trova serenità e pace finché non riposa in Dio (cfr Le Confessioni, I,1,1). La vera gioia non è un semplice stato d’animo passeggero, né qualcosa che si raggiunge con i propri sforzi, ma è un dono, nasce dall’incontro con la persona viva di Gesù, dal fargli spazio in noi, dall’accogliere lo Spirito Santo che guida la nostra vita. È l’invito che fa l’apostolo Paolo, che dice: “Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1 Ts 5,23). In questo tempo di Avvento rafforziamo la certezza che il Signore è venuto in mezzo a noi e continuamente rinnova la sua presenza di consolazione, di amore e di gioia. Abbiamo fiducia in Lui; come ancora afferma sant’Agostino, alla luce della sua esperienza: il Signore è più vicino a noi di quanto noi lo siamo a noi stessi - “interior intimo meo et superior summo meo” (Le Confessioni, III,6,11).

Affidiamo il nostro cammino alla Vergine Immacolata, il cui spirito ha esultato in Dio Salvatore. Sia Lei a guidare i nostri cuori nell’attesa gioiosa della venuta di Gesù, un’attesa ricca di preghiera e di opere buone.

Dopo Angelus

Cari fratelli e sorelle, oggi il primo saluto è riservato ai bambini di Roma, venuti per la tradizionale benedizione dei “Bambinelli”, organizzata dal Centro Oratori Romani. Grazie a voi tutti! Cari bambini, quando pregherete davanti al vostro presepe, ricordatevi anche di me, come io mi ricordo di voi. Vi ringrazio, e Buon Natale!


Sono lieto di salutare i rappresentanti del Movimento per la Vita di molti Paesi europei, convenuti in occasione del premio per la vita “Madre Teresa di Calcutta” assegnato alla memoria di Chiara Lubich. Cari amici, nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ricordiamo che il primo fra tutti i diritti è quello alla vita. Vi auguro ogni bene per la vostra attività
Desidero inoltre invitare gli universitari degli Atenei di Roma alla celebrazione dei Vespri in preparazione al Natale: l’appuntamento è per giovedì prossimo, 15 dicembre, nella Basilica di San Pietro.

{Je vous salue cordialement chers pèlerins francophones. En ce troisième dimanche de l’Avent, Dieu nous invite à la joie. Comme Jean-Baptiste, le serviteur humble et le témoin de la lumière divine qui vient nous visiter, nous sommes invités à devenir des enfants de lumière. N’ayons pas peur de rayonner de cette joie profonde qui doit illuminer notre monde. Saint-Paul nous exhorte : « Soyez toujours dans la joie, priez sans relâche, rendez grâce en toute circonstance, n’éteignez pas l’Esprit ». Avec la Vierge Marie, Notre-Dame de la joie, préparons-nous à accueillir l’Emmanuel, Dieu avec nous ! Avec ma Bénédiction Apostolique !

I am pleased to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present today for this Angelus prayer. In today’s Gospel, we hear the voice of John the Baptist crying in the wilderness, encouraging us to prepare the way of the Lord. Through renewed faith, prayer and penance, may we too become authentic heralds of the Lord’s coming among us at Christmas. May God bless all of you!

Von Herzen grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. „Freut euch im Herrn zu jeder Zeit! Freut euch! Denn der Herr ist nahe“ (Phil 4,4-5), so lautet der Eröffnungsvers der Heiligen Messe, heute am dritten Adventsonntag. Die Nähe des Herrn ist für uns Christen der Grund unserer Freude. Weil Gott uns in Jesus Christus nahegekommen ist, dürfen, ja sollen wir uns freuen, so sagt Völkerapostel Paulus. Wo der Herr hingegen fehlt, da sind Unfriede und Traurigkeit. Öffnen wir ihm unsere Herzen, damit er uns seine Nähe schenken kann und auch wir für die Menschen Boten der Freude werden. Der Herr segne euch und eure Familien.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, en particular al grupo de varias parroquias de la diócesis de Huelva. La liturgia de hoy, el llamado domingo Gaudete, nos invita a prepararnos con la oración y las buenas obras a celebrar con gozo la llegada de Jesús entre nosotros. Que la Santísima Virgen María nos enseñe a reconocerlo y amarlo, de modo que nuestro corazón y nuestros hogares se inunden de su luz.

Feliz domingo.

Srdačno pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a obsobito sudionike simpozija o Ruđeru Josipu Boškoviću, velikom sinu hrvatskog naroda koij ostavio svoj trag i u gradu Rimu. Ovaj isusovac, znanstvenik i diplomat na izvrstan način utjelovljuje i svjedoči svezu između vjere i znanosti. Dragi prijatelji, neka Gospodin blagoslovi vas i vašu Domivinu. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto cordialmente tutti i pellegrini croati, particolarmente i partecipanti al simposio su Ruđer Josip Bošković, grande figlio del popolo croato, che ha lasciato le sue tracce anche a Roma. Questo gesuita, scienziato e diplomatico impersona e testimonia in modo ottimo il connubio tra la fede e la scienza. Cari amici, il Signore benedica voi e il vostro Paese. Siano lodati Gesù e Maria!]

Drodzy Polacy, bracia i siostry, liturgię dzisiejszej Niedzieli Adwentu przenika szczególna radość. Jej źródłem nie jest jednak atmosfera przedświątecznych zakupów, ani piękno iluminacji sklepów i ulic. Jest nim obecność Boga, który przychodzi, by napełnić nasze serca dobrem, szczęściem, nadzieją wiecznego zbawienia. „Radujcie się zawsze w Panu… Pan jest blisko” (Flp 4, 4-5). Otwórzmy więc serca na Bożą tajemnicę, abyśmy umieli rozpoznać Chrystusa, gdy do nas przyjdzie. Z serca wam błogosławię.

 [Cari polacchi, fratelli e sorelle, una particolare gioia attraversa la liturgia dell’odierna Domenica d’Avvento. Ma la sua fonte non sgorga dall’atmosfera delle spese natalizie e neanche dalla bellezza delle illuminazioni dei negozi e delle strade. Essa è la presenza di Dio che viene a riempire i nostri cuori di bontà, di felicità, di speranza nella salvezza eterna: “Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino” (Fil 4,4-5). Apriamo quindi i nostri cuori al mistero divino per essere capaci di riconoscere il Cristo quando verrà in mezzo a noi. Vi benedico di cuore.]}

Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli di Pian Camuno e di Genova Quarto, il gruppo del Presidio Ospedaliero San Giuseppe e Melorio di Santa Maria Capua Vetere, e i lavoratori della Cooperativa Road Transport, di Roma. A tutti auguro una buona domenica, una buona settimana. Grazie. Buona domenica “Gaudete” .

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