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sabato 18 febbraio 2012

Aborto: lo sterminio silenzioso - III

Concludiamo l'approfondita analisi di Roberto De Angelis che affronta il tema dell'aborto dal punto di vista cristiano:

Il punto di vista Cristiano
ABORTO: Lo sterminio silenzioso

di Roberto De Angelis


Una Chiamata all'Azione

"Adesso che uomini scellerati hanno ucciso un innocente... non dovrei chiedervi ragione del suo sangue sparso dalle vostre mani e sterminarvi dalla terra?"
(2 Samuele 4:11)

"Figlio d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: "Certamente morirai!" e tu non l'avverti e non parli per avvertire l'empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell'empio morirà nella sua iniquità; ma del suo sangue domanderò conto a te" (Ez 3:17,18). È un passo fondamentale, che si ricollega strettamente con l'esortazione di Proverbi 24:11. Noi Cristiani abbiamo una responsabilità tutta particolare nella lotta di Dio contro il male, ed è tempo che le nostre coscienze si risveglino per capire che anche se siamo stati salvati per il Regno dei Cieli, noi oggi viviamo nel mondo, e per quanto possa non piacerci è nostro dovere vivere la fede in questa realtà, con tutta la responsabilità e la serietà che questo comporta. Anche ai tre apostoli sul monte della trasfigurazione sarebbe piaciuto restare in un'estasi perenne ad ammirare quel miracolo glorioso (cfr. Marco 9:5), eppure dovettero ridiscendere a valle insieme con Gesù, perché quella era la volontà del Padre. Se Dio avesse semplicemente voluto portarci subito con Sé nella Sua santa dimora, ci avrebbe rapiti il giorno stesso in cui ci ha salvati, e noi non avremmo più dovuto curarci del mondo e di tutto il male che è nel mondo. D'altra parte, se Egli avesse deciso di lasciare l'uomo nelle tenebre senza provvedere a delle lampade, non ci avrebbe mai donato uno Spirito di luce e perfino il sacrificio del Suo Figliolo sarebbe stato risparmiato. Invece la volontà di Dio è stata un'altra: Egli ci ha salvati e ha messo nei nostri cuori una vita nuova, lasciandoci però nel mondo di prima... Perché? Non certo per lasciare che la Sua opera in noi venisse vanificata dalle ingerenze della nostra vecchia natura, ma, al contrario, affinché potessimo glorificare il Nome del nostro Salvatore nel modo più efficace: esercitando il dono della Grazia: "Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli" (Matteo 5:15,16). Fratelli, quando il Signore ci ha tratti dal fango ha aperto i nostri occhi, e da quel momento siamo stati in grado di vedere il peccato in tutta la sua terribile realtà; ha rotto i nostri cuori, e allora abbiamo provato dolore per tutto il male che finalmente vedevamo dietro e intorno a noi. Oggi il Signore ci sta mostrando un altro orribile spettacolo, e se dinanzi all'evidenza di tanto male e ad una così fitta tenebra il nostro animo non si strazia e le lacrime non riescono a bagnarci gli occhi, allora chiediamo perdono al Salvatore, perché le benedizioni della Sua opera non sono più con noi! "Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele" (Efesini 5:11): dopo aver compreso l'empietà dell'aborto, non dobbiamo azzardarci a restare indifferenti rimanendo in disparte, perché questo è il modo migliore per partecipare alle "opere infruttuose delle tenebre" e renderci complici silenziosi di un crimine orrendo.

"Io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male" (At 18:10).

Quei bambini continuano a morire, mentre noi parliamo, e se continueremo a parlare senza fare nulla per salvarli, sarà come se li prendessimo per mano e li accompagnassimo personalmente nella squallida clinica che sarà anche la loro tomba. Denunciatele! Perché davanti al peccato, e ad un tale peccato, non potete permettervi indulgenze o compromessi: il sangue di milioni di innocenti è salito fino al cielo, ed è necessario fare tutto il possibile per risvegliare le coscienze morali, affinché i piani del Nemico non possano più trovare terreno fertile nell'odioso mutismo dei più. Sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della vita umana, denunciando con quanto zelo le cliniche e gli ospedali anche nel nostro Paese si impegnano per distruggere impunemente un dono tanto prezioso, è il primo degli obiettivi da porsi se si vogliono raggiungere risultati positivi nella lotta contro l'aborto. Sia ben chiaro, noi non intendiamo richiamarci ad alcun tipo di azione terrorista che implichi la violenza e la persecuzione nei confronti degli aborzionisti: il problema è importante e la posta in gioco è alta, ma qualsiasi brutale estremismo risulta controproducente e non fa che attirare sdegno e discredito su tutti gli oppositori dell'aborto grazie alle pazzie di pochi incoscienti, senza contare l'assurdo controsenso di voler risolvere la violenza e l'omicidio con altra violenza ed altri omicidi. Anche se si agisce in buona fede, si tratta comunque di emotivismi privi di discernimento spirituale, e la Parola ammonisce: "Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona" (Proverbi 19:2), "perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio." (Giacomo 1:20) No, per riuscire a contrastare l'avanzamento della strage non c'è bisogno di agitazioni e di abusi, serve qualcosa di ben più potente, serve qualcosa capace di trasformare il leone in agnello, il male in bene: c'è bisogno della Parola di Dio! C'è bisogno della Parola in noi per trovare forza ed equilibrio, c'è bisogno della Parola nel mondo per colpire alla radice il germe dell'errore: il peccato e la tenebra del cuore! Occorre sensibilizzare, risvegliare, scuotere, affondare senza tregua con la potente lama dell'Evangelo di Cristo: "Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli" (Ebrei 4:12). Più affilata anche di quei bisturi insanguinati che armano la diabolica follia del peccato! Più efficace della macchina sanitaria per l'eliminazione dei feti! Più di qualsiasi clinica abortista! Siamo rinati nella Parola? Portiamone la luce nei meandri più oscuri della malvagità, ed allora vedremo la verità trionfare anche lì: la verità della potenza del nostro Dio, il Signore della vita! Negli Stati Uniti, dove l'esasperazione di chi sostiene il valore della vita umana ha potuto trovare concreti sbocchi di protesta pubblica grazie all'impegno dei Cristiani, sono sorte diverse associazioni volontarie che finalmente portano in piazza l'indignazione, ormai incontenibile, verso un fenomeno che le istituzioni non mostrano di voler arginare (non molto tempo fa, ad esempio, il Presidente Clinton ha vietato un progetto di legge con il quale si voleva proibire l'orribile pratica dell'aborto a nascita parziale). Si tratta di iniziative estremamente utili per attirare l'attenzione pubblica su un problema cruciale, azioni di denuncia che dovrebbero spronare noi Cristiani e cittadini morali in Italia a scendere nelle nostre strade - in cui le uniche manifestazioni che suscitano reale interesse sono le campagne per la legalizzazione delle droghe o le orge ambulanti del cosiddetto "Orgoglio Gay" - per far udire la nostra voce, per dar voce alla Parola, per dimostrare che anche qui esistono delle persone che intendono difendere il diritto alla vita, ribadendo che l'aborto non è mai stato, non è e non potrà mai essere una pratica minimamente conciliabile con quei princìpi biblici che invece la vita la celebrano e la difendono inflessibilmente come dono e grazia del tutto particolari dell'Iddio onnipotente Creatore ed unico Proprietario di ogni vita

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