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venerdì 3 febbraio 2012

Elvira - Figlia spirituale di Padre Pio - XIX

Continuiamo a scoprire la figura di Elvira, figlia spirituale di San Pio da Pietrelcina; nell'appuntamento odierno vediamo come è Elvira oggi:


CAPITOLO IV 
ELVIRA OGGI 

Col passare degli anni l'attività di Elvira non si è fermata, anzi si direbbe che più diminuiscono le sue forze fisiche, più s'accentua in lei la capacità d'azione e il potere di conquistare anime.

Per giungere fin qui, però, quante difficoltà ha dovuto superare! L'incomprensione, la persecuzione, l'invidia, la gelosia le hanno ingombrato il cammino, ma lei è sempre stata sorretta da Dio che non poteva mancare in suo aiuto, perché lavorava per la sua gloria e cosi ha potuto farsi strada, tra maree altissime e voragini spaventose, passando di vittoria in vittoria.

Padre Pio aveva ben capito di che stoffa fosse quella "paesana": una donna spinta all'impegno sociale da profonde motivazioni interiori, una donna dolce e combattiva, dotata di intuito e di sensibilità, di forza di volontà e di capacità operativa, ricca di comunicativa, disponibile alla donazione di se e al servizio.

L'ebbe cara come figlia spirituale sapendo che il chicco, gettato in quel terreno, avrebbe fruttato il cento per uno.

Oggi Elvira è, a sua volta, la MAMMA di una numerosa figliuolanza spirituale; è circondata da persone che la amano e confortata dalla stima di molti sacerdoti. Ispira in tutti una grande fiducia, perché è una donna di molto buon senso, ben illuminata dalla ragione, equilibrata, padrona di se. Quando deve prendere qualche decisione esamina con maturità le cose, soppesando bene il da farsi, circospetta, cauta, previdente. A questa sua prudenza, però, va congiunta una volontà ferrea che non la fa arrestare davanti a nessuna avversità e, senza lasciarsi smontare dalle obiezioni degli altri, quando vede che una iniziativa è conforme alla volontà di Dio, anche se appare difficile e rischiosa, vi si lancia decisa ad arrivare fino in fondo.. Nel sopportare le contraddizioni rivela una fortezza invincibile, una pazienza sovrumana. Sopporta ogni male sempre vedendo la sapiente mano di Dio che tutto dirige per il felice compimento della sua volontà.

Quello che incide soprattutto nelle anime, però, è la carità, da lei veramente vissuta ed espressa nelle forme più calde, in tutte le circostanze in cui è chiamata a trovarsi. E l'amore alla base di ogni sua azione: veramente la si direbbe nata per gli altri. Nessuno sa piegarsi sulle miserie dei fratelli con tanta sollecitudine, con così commossa partecipazione come sa fare Elvira. Chiunque l'abbia avvicinata ha sperimentato il balsamo di questa sua bontà, perché lei sa darsi tutta a tutti, sempre, completamente incurante di se stessa. Conosce le dimensioni reali delle cose e delle vicende umane e non si sconcerta dinanzi ai limiti delle persone e delle situazioni, per cui tutti si trovano a proprio agio davanti a lei.

Forse pochi sacerdoti al mondo ebbero le confidenze che Elvira ha dalle anime e lei, dal cuore veramente sacerdotale, convoglia ogni anima a Dio con saggezza, con franchezza e con carità sublime. È sempre pronta a coprire col velo pietoso dell'anonimato chiunque vada da lei per avere un colloquio a cuore aperto e questa precauzione raggiunge addirittura lo scrupolo quando si tratta di sacerdoti. Usa sempre una grande discrezione e non indaga più in là di quanto le si dice, estremamente rispettosa della libertà altrui.

È categorica nel giudicare, ma altrettanto magnanima nel compatire.

È difficile che chi ha parlato con lei non se ne parta col serio proposito di emendare la propria vita. C'è chi, dopo aver fatto le prime conquiste spirituali, le scrive:

"Signora, volevo dirle questo: sapesse come sono cambiata! In quest'ultimo periodo, dopo la rivoluzione interiore, ho avuto tanti lumi di grazia ai quali, per quanto ho potuto, ho risposto. Tramite il suo aiuto, signora Elvira, sono riuscita a rinunciare a tutte le cose vane: sigarette, giornali, televisione. Ho usato il tempo, che impiegavo in queste stupidaggini, per pregare. Come mi sento più contenta! Quanta gioia provo dentro! Ogni sofferenza la offro alla Madonna e così la sento più leggera. Avevo bisogno di dirgliele queste cose, perché, come non si può tenere per sé tanta tristezza, così non si può tenere neanche tanta gioia...

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