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giovedì 11 agosto 2011

Udienza Generale Papa Benedetto XVI - 10 Agosto 2011

BENEDETTO XVI

UDIENZA GENERALE

Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo
Mercoledì, 10 agosto 2011


Cari fratelli e sorelle!

In ogni epoca, uomini e donne che hanno consacrato la vita a Dio nella preghiera – come i monaci e le monache – hanno stabilito le loro comunità in luoghi particolarmente belli, nelle campagne, sulle colline, nelle valli montane, in riva ai laghi o al mare, o addirittura su piccole isole. Questi luoghi uniscono due elementi molto importanti per la vita contemplativa: la bellezza del creato, che rimanda a quella del Creatore, e il silenzio, garantito dalla lontananza rispetto alle città e alle grandi vie di comunicazione. Il silenzio è la condizione ambientale che meglio favorisce il raccoglimento, l’ascolto di Dio, la meditazione. Già il fatto stesso di gustare il silenzio, di lasciarsi, per così dire, “riempire” dal silenzio, ci predispone alla preghiera. Il grande profeta Elia, sul monte Oreb – cioè il Sinai – assistette a un turbine di vento, poi a un terremoto, e infine a lampi di fuoco, ma non riconobbe in essi la voce di Dio; la riconobbe invece in una brezza leggera (cfr 1 Re 19,11-13). Dio parla nel silenzio, ma bisogna saperlo ascoltare. Per questo i monasteri sono oasi in cui Dio parla all’umanità; e in essi si trova il chiostro, luogo simbolico, perché è uno spazio chiuso, ma aperto verso il cielo.

Domani, cari amici, faremo memoria di Santa Chiara di Assisi. Perciò mi piace ricordare una di queste “oasi” dello spirito particolarmente care alla famiglia francescana e a tutti i cristiani: il piccolo convento di San Damiano, situato poco al di sotto della città di Assisi, in mezzo agli uliveti che digradano verso Santa Maria degli Angeli. Presso quella chiesetta, che Francesco restaurò dopo la sua conversione, Chiara e le prime compagne stabilirono la loro comunità, vivendo di preghiera e di piccoli lavori. Si chiamavano le “Sorelle Povere”, e la loro “forma di vita” era la stessa dei Frati Minori: “Osservare il santo Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo” (Regola di S. Chiara, I, 2), conservando l’unione della scambievole carità (cfr ivi, X, 7) e osservando in particolare la povertà e l’umiltà vissute da Gesù e dalla sua santissima Madre (cfr ivi, XII, 13).

Il silenzio e la bellezza del luogo in cui vive la comunità monastica – bellezza semplice e austera – costituiscono come un riflesso dell’armonia spirituale che la comunità stessa cerca di realizzare. Il mondo è costellato da queste oasi dello spirito, alcune molto antiche, particolarmente in Europa, altre recenti, altre restaurate da nuove comunità. Guardando le cose in un’ottica spirituale, questi luoghi dello spirito sono una struttura portante del mondo! E non è un caso che molte persone, specialmente nei periodi di pausa, visitino questi luoghi e vi si fermino per alcuni giorni: anche l’anima, grazie a Dio, ha le sue esigenze!

Ricordiamo, dunque, Santa Chiara. Ma ricordiamo anche altre figure di Santi che ci richiamano all’importanza di volgere lo sguardo alle “cose del cielo”, come Santa Edith Stein, Teresa Benedetta della Croce, carmelitana, co-patrona d’Europa, celebrata ieri. E oggi, 10 agosto, non possiamo dimenticare san Lorenzo, diacono e martire, con un augurio speciale ai romani, che da sempre lo venerano quale uno dei loro patroni. E alla fine rivolgiamo il nostro sguardo alla Vergine Maria, perché ci insegni ad amare il silenzio e la preghiera.

{ Saluti in varie lingue: Chers amis de langue française, je suis heureux de vous saluer ce matin. Demain, nous célèbrerons la fête de sainte Claire d’Assise, fondatrice des moniales Clarisses. Dans notre monde si souvent agité, les communautés monastiques, véritables oasis de l’esprit, nous rappellent en particulier la nécessité du silence dans nos vies, pour réaliser en nous une authentique harmonie spirituelle et ainsi tourner notre regard vers Dieu. En ces jours de repos, sachons prendre nous aussi des temps de silence pour entrer paisiblement dans la prière! Que Dieu vous bénisse!

I greet all the English-speaking visitors present today, including the groups from Guam, Canada and the United States of America. My special greeting goes to the young people en route to World Youth Day in Madrid! In these days the Church celebrates the feasts of great saints like Lawrence, Clare of Assisi and Edith Stein. May their example and intercession help us to draw closer to God through the practice of quiet prayer and contemplation. May the Lord bless you and your families with his joy and peace!

Mit Freude grüße ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache, die zu dieser Audienz nach Castel Gandolfo gekommen sind. Seit jeher üben Klöster ihre eigene Faszination aus – als geistliche Oasen, als Orte, an denen Gott in besonderer Weise zu den Menschen spricht. Ihre Mitte ist der Kreuzgang, der Ordnung und Harmonie widerspiegelt, einerseits geschlossen ist und sammelt und zugleich offen ist zum Himmel hin. Hier weisen die Schönheit der Schöpfung, die im Garten durchscheint, und die Stille auf das Wesen des monastischen Lebens hin, das ganz auf das Hören und auf das Betrachten Gottes ausgerichtet ist. Die Stille hilft auch uns, aufnahmebereit zu werden für Gottes Wort und unsere Beziehung zu ihm zu vertiefen. Ich denke, dies ist auch eine schöne Aufgabe für die Urlaubszeit, und dabei können wir von Maria und den Heiligen lernen, die Stille und das Gebet zu lieben und so dem Schöpfer und Erlöser zu begegnen. Der Herr segne euch alle!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los fieles de la Arquidiócesis de Portoviejo, en Ecuador, así como a los grupos provenientes de España, Colombia, México, Venezuela, Chile, Argentina y otros países Latinoamericanos. Invito a todos en este tiempo a descubrir y contemplar la belleza de la creación, que a su vez revela al Creador, y a cultivar también el silencio interior, que dispone al recogimiento, a la meditación y a la oración, para favorecer el progreso espiritual mediante la escucha de la voz divina en lo profundo del alma. Muchas gracias y que Dios os bendiga.

Saúdo com alegria os peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente os Escuteiros de São Félix da Marinha em Portugal e os seminaristas brasileiros da Arquidiocese de Diamantina. Esforçai-vos por descobrir o valor do silêncio como condição para o recolhimento interior, para poder escutar a Deus. Que a Virgem Maria possa ensinar-vos a amar o silêncio e a oração. Ide em paz!

Saluto in lingua polacca:

Witam pielgrzymów polskich. Jutro w liturgii przypada wspomnienie świętej Klary. Nasza myśl biegnie do Asyżu, do kościoła świętego Damiana, kolebki Zakonu Klarysek, oazy ciszy, piękna przyrody, modlitwy. Życzę wam wszystkim, by pielgrzymie drogi zawiodły was do wielu miejsc, odkrytych już wcześniej przez świętych, w których doznacie bliskości Boga. Z serca wam błogosławię.

Traduzione italiana:

Dò il mio benvenuto ai pellegrini polacchi. Domani ricorre la memoria di santa Chiara. Il nostro pensiero corre ad Assisi, alla chiesa di san Damiano, alla culla delle Monache Clarisse, oasi del silenzio, della bellezza della natura, della preghiera. Auguro a voi tutti che le vie dei vostri pellegrinaggi vi portino in tanti luoghi, scoperti già dai santi nei quali farete esperienza della vicinanza di Dio. Vi benedico di cuore.

Saluto in lingua slovacca:

Zo srdca pozdravujem slovenských pútnikov, osobitne zo saleziánskej Farnosti pri Národnej svätyni Sedembolestnej Panny Márie v Šaštíne. Bratia a sestry, je čas prázdnin a dovoleniek. Využite ich na oddych a na obnovu síl tela aj ducha. Rád udeľujem Apoštolské požehnanie vám i vašim rodinám. Pochválený buď Ježiš Kristus!

Traduzione italiana:

Di cuore saluto i pellegrini slovacchi, particolarmente quelli della Parrocchia Salesiana del Santuario nazionale della Madonna Addolorata di Šaštín. Fratelli e sorelle, è il tempo delle ferie e delle vacanze. Utilizzate questo periodo per il riposo e per ritemprare le forze del corpo e dello spirito. Volentieri imparto la Benedizione Apostolica a voi ed alle vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!}

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Bagnella in Omegna, di Cattolica Eraclea e gli esponenti dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira di Firenze. Nel ringraziarvi per la vostra presenza, sono lieto di invocare su ciascuno l’abbondanza dei doni dello Spirito per un rinnovato fervore spirituale e apostolico. Grazie per la vostra attenzione.

Cantiamo adesso insieme in latino il Pater noster.

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana

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