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sabato 3 luglio 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 9 - Dio abbatte gli empi e salva gli umili


 
[1]Al maestro del coro. In sordina.Salmo. Di Davide.


[2]Loderò il Signore con tutto il cuore
e annunzierò tutte le tue meraviglie.
[3]Gioisco in te ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo.

[4]Mentre i miei nemici retrocedono,
davanti a te inciampano e periscono,
[5]perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa;
siedi in trono giudice giusto.

[6]Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
[7]Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico,
è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte.

[8]Ma il Signore sta assiso in eterno;
erige per il giudizio il suo trono:
[9]giudicherà il mondo con giustizia,
con rettitudine deciderà le cause dei popoli.

[10]Il Signore sarà un riparo per l'oppresso,
in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
[11]Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.

[12]Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate tra i popoli le sue opere.
[13]Vindice del sangue, egli ricorda,
non dimentica il grido degli afflitti.

[14]Abbi pietà di me, Signore,
vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,
tu che mi strappi dalle soglie della morte,
[15]perché possa annunziare le tue lodi,
esultare per la tua salvezza
alle porte della città di Sion.

[16]Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata,
nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede.
[17]Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia;
l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani.

[18]Tornino gli empi negli inferi,
tutti i popoli che dimenticano Dio.
[19]Perché il povero non sarà dimenticato,
la speranza degli afflitti non resterà delusa.

[20]Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo:
davanti a te siano giudicate le genti.
[21]Riempile di spavento, Signore,
sappiano le genti che sono mortali.

[22]Perché, Signore, stai lontano,
nel tempo dell'angoscia ti nascondi?
[23]Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio
e cade nelle insidie tramate.
[24]L'empio si vanta delle sue brame,
l'avaro maledice, disprezza Dio.
[25]L'empio insolente disprezza il Signore:
«Dio non se ne cura: Dio non esiste»;
questo è il suo pensiero.

[26]Le sue imprese riescono sempre.
Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi:
disprezza tutti i suoi avversari.

[27]Egli pensa: «Non sarò mai scosso,
vivrò sempre senza sventure».
[28]Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca,
sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.
[29]Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l'innocente.
[30]I suoi occhi spiano l'infelice,
sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il misero,
ghermisce il misero attirandolo nella rete.
[31]Infierisce di colpo sull'oppresso,
cadono gl'infelici sotto la sua violenza.
[32]Egli pensa: «Dio dimentica,
nasconde il volto, non vede più nulla».

[33]Sorgi, Signore, alza la tua mano,
non dimenticare i miseri.
[34]Perché l'empio disprezza Dio
e pensa: «Non ne chiederà conto»?

[35]Eppure tu vedi l'affanno e il dolore,
tutto tu guardi e prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell'orfano tu sei il sostegno.
Spezza il braccio dell'empio e del malvagio;
[36]Punisci il suo peccato e più non lo trovi.

[37]Il Signore è re in eterno, per sempre:
dalla sua terra sono scomparse le genti.
[38]Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri,
rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio
[39]per far giustizia all'orfano e all'oppresso;
e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra.

 

Commento

Anche il Salmo di oggi conferma la visione di Davide sulla giustizia di Dio: egli confida con fermezza nella Giustizia Divina, nel fatto che Dio giudicherà i popolo con rettitudine. E, come ogni salmo, anche questo è sicuramente attuale: la contrapposizione tra povero ed empio è esattamente quella di oggi: con l'empio che percuote il povero perchè pensa che non dovrà dar conto a nessuno delle sue azioni. L'empio del tempo di Davide è simile all'empio del giorno nostro:  "«Dio non se ne cura: Dio non esiste»; questo è il suo pensiero." Vedete: ciò che dice Davide in questo verso, è esattamente il pensiero degli empi del giorno d'oggi. Tempo fa apparve anche una scritta, su alcuni bus, sull'inesistenza di Dio e sul fatto che l'uomo non ne avesse bisogno. Ecco, il pensiero degli empi rimane lo stesso nonostante siano trascorsi millenni. Un altro spunto interessante è il pensiero rivolto agli afflitti, ai miseri e ai poveri. Qui si anticipa ciò che Gesù confermerà con la Sua predicazione e soprattutto con le Beatitudini:  

[1]Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
[2]Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3]"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
[4]Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
[5]Beati i miti, perché erediteranno la terra.
[6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
[7]Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
[8]Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
[9]Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
[10]Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
[11]Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12]Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Ecco, il pensiero di Davide verso i poveri e gli ultimi si riflette nelle Beatitudini di Gesù: addirittura Gesù arriva a chiamarli beati per mostrare quanto sono tenuti in considerazione da Dio: essi passeranno dinanzi ai loro oppressori e dinanzi ai loro superiori perchè la Giustizia di Dio è imprescindibile e irreprensibile. 
Quale sarà la sorta degli empi? Gli empi "Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede. [17]Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani." Ecco, gli empi sprofonderanno negli inferi perchè riceveranno la giusta punizione per le loro opere: mentre essi pensano di esser al sicuro da ogni punizione, ecco che Dio li punirà perchè la Sua Giustizia lo richiede. Molti oggi chiedono perchè Dio abbia creato l'inferno: in realtà, si dovrebbe dire, che l'uomo ha creato l'inferno a causa della sua empietà. Se l'uomo avesse seguito gli insegnamenti del Padre e la rettitudine del cuore, non ci sarebbe stato alcun inferno;  ma siccome l'uomo ama essere empio, pieno di sè e onnipotente, allora la giustizia richiede che vi sia una punizione per coloro che, come satana, si sono ribellati a Dio a causa del loro orgoglio e della loro superbia. Se l'uomo si rendesse conto che altro non è se non polvere a cui Dio ha dato il profondo dono della vita, forse capirebbe che non è nulla dinanzi a Dio e che se vive è proprio grazie a Lui che con tanto amore si è preso cura di noi, sin dalla fondazione dei tempi. 

L'ultima frase del salmo è la più significativa: e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra. Verrà anche ripetuta da Gesù: “Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può mandare anima e corpo all’inferno.” Matteo 10, 28 
Con questo si pone l'accento sul fatto che non si deve temere l'uomo perchè il suo potere è limitato al materiale, ma si deve temere Dio perchè Egli ha potere sull'anima, la quale è eterna! E questo vuol dire che non dobbiamo lasciarci intimorire lungo il nostro cammino, ma che dobbiamo rimanere saldi nella fede fino alla fine. 


2 commenti:

Mikhael ha detto...

Sì Angel, è esattamente così al giorno d'oggi. Noi dobbiamo considerarci davvero molto fortunati perché il Signore ci chiama alla vita eterna e ci ha donato la Fede che è il carburante delle nostre azioni. Senza Fede saremmo come cadaveri. La Fede in Cristo ci spinge a intraprendere quelle decisioni coraggiose che normalmente non saremmo capaci di eseguire. Il Signore vuole la nostra Fede per operare nelle nostre anime, nelle nostre vite. A Nazareth non operò molti miracoli proprio a causa dell'assenza di Fede. Ma quando c'è Fede non si temono gli empi né le loro azioni perché noi crediamo che il Signore è accanto a noi pronto ad intervenire ed è questa fiducia in Lui che ci spinge a camminare verso la santità e contro gli ostacoli posti su questo cammino. Davide ha ragione quando dice "e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra". Perché temere un uomo quando Dio è infinitamente più grande di lui? Questa è una distorsione che molti vivono: Amano, osannano, adorano e temono gli uomini ma non Dio... Questa è la sciagura delle anime. Chi dice che non si deve avere timore di Dio è in inganno. Il Signore è sì Amore e Misericordia, ma Lui è Dio è infinitamente grande e non prostrarsi dinnanzi a Lui vuol dire non averne rispetto. Il Signore Dio è meritevole di un infinito ed eterno rispetto, chi non Lo teme è davvero lontano dalla Fede. Temere Dio non vuol dire non avere fiducia o amore in Lui, anzi! Proprio perché c'è la Fede e l'Amore in Lui che comprendiamo la Sua grandezza e ci prostriamo per adorarLo. Soltanto il Signore Dio di Israele, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei cristiani, il Dio dell'universo è l'unico meritevole di adorazione. Noi oggi stiamo assistendo ad uomini che adorano uomini e opere di uomini e questa è una grave e pesante scelleratezza. Se l'uomo davvero comprendesse una piccola parte di Dio, non esiterebbe a chinare il capo.

L'uomo sta dimenticando che Dio continua a fare la Sua presenza nella storia. Se la gente comprendesse questo grande, immenso mistero di Amore, le chiese sarebbero gremite fino a traboccare per l'alto numero di genti. Se l'uomo comprendesse che il Signore Dio vivo e risorto si manifesta quotidianamente nelle nostre chiese, davvero abbandonerebbe tutto per seguirLo. E' davvero uno strazio vedere persone che non comprendono questa meravigliosa e grande realtà che il Signore è in mezzo a noi, l'Emmanuele.

Preghiamo la Vergine Maria che ci conduca tutti da Suo Figlio e nostro Signore, Figlio del nostro Signore.

Angel ha detto...

Grazie Mik, le tue parole confermano il mio pensiero. Un caro saluto!

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