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sabato 4 settembre 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 19 - Il Signore sole di giustizia


Salmo 19

[1]Al maestro del coro.Salmo. Di Davide.

Il Signore sole di giustizia
[2]I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
[3]Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

[4]Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.
[5]Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola.

[6]Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.
[7]Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

[8]La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.
[9]Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi.
[10]Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
[11]più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.

[12]Anche il tuo servo in essi è istruito,
per chi li osserva è grande il profitto.
[13]Le inavvertenze chi le discerne?
Assolvimi dalle colpe che non vedo.
[14]Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro dal grande peccato.

[15]Ti siano gradite le parole della mia bocca,
davanti a te i pensieri del mio cuore.
Signore, mia rupe e mio redentore.

COMMENTO

Questo salmo di oggi è una lode alle grandezza compiute dal Signore: Re Davide loda la creazione, la Legge e i comandi, i giudizi del Signore. Ancora una volta, troviamo l'esempio perfetto di lode al Signore che si traduce nel riconoscimento di tutte le opere compiute dal Signore, a cominciare dal giorno e dalla notte. Noi siamo abituati a dare tutto per scontato: il sole, la luna, le stelle e persino l'aria che respiriamo o l'acqua che beviamo. Ma nulla di tutto questo è scontato, ma è solo un grandissimo dono, inestimabile, fatto da Dio a noi uomini. Il sole per illuminare il giorno e riscaldarci, la luna per fare in modo che le tenebre venissero sempre illuminate dall'alto. Quasi ci viene da pensare alla luna come una piccola oasi di luce che fa in modo che le tenebre non possano mai avere il sopravvento sulla Luce. Ecco, impariamo che sole e luna sono doni inestimabili che noi dovremmo contemplare e non dimenticare. Molte volte, vediamo che solo quando perdiamo qualcosa, ci ricordiamo del suo valore: ad esempio, quando un uomo malauguratamente perde la vista, allora si rende conto dell'enorme spreco, del non aver visto abbastanza il creato che lo circondava. Impariamo, dunque, a dar valore alle cose che hanno valore perchè create direttamente dalla mano di Dio e non dell'uomo. In particolare, soffermiamoci sul creato che davvero narra la gloria di Dio.

In secondo luogo, riflettiamo sulla Legge e sulla sua bellezza: molti, infatti, guardano la Legge come un imposizione, un tappare le ali dell'uomo: in realtà, la Legge è guidata dall'Amore di Dio ed è espressione di questo Amore infinito per l'uomo. Se osserviamo i comandamenti, infatti, notiamo che essi siano prescrizioni atte ad evitare situazioni spiacevoli per noi uomini: in qualche modo, tali norme sono fatte per preservare l'uomo da sé stesso! Se l'uomo osservasse tutti i comandamenti di Dio, non si troverebbe in situazioni bizzarre: pensiamo alle famiglie allargate, ai figli con più genitori, agli aborti, ai genitori calpestati e agli omicidi che derivano da invidia o reazione per un desiderio altrui verso la propria compagna.
Tutte queste situazioni sono frutto dell'inosservanza dei precetti divini: questo già spiega l'amorevole importanza che essi rivestono e che noi non vediamo perchè attaccati alla libertà di seguire le passioni e la lussuria.

In terzo luogo, soffermiamoci sui giudizi di Dio perchè, come dice Re Davide, essi sono "più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante." In effetti, è così: chi può dire di poter sindacare il giudizio di Colui che ha posto in noi la capacità di giudizio? Quindi, smettiamola di pensare che il giudizio di Dio sia a volte ingiusto o privo di ragione perchè noi non abbiamo la sapienza né la capacità necessaria per poter indagare i giudizi del Signore. Anzi, proprio perchè essi sono giusti noi dobbiamo lodare Dio perchè non attua una giustizia di parte o infame o basata su discriminazioni e differenze. 

E in ultima parte, forse la più importante, il richiamo dell'orgoglio: l'orgoglio che vive dentro i cuori di  tutti noi e che ci porta fuori dai binari della retta via. L'orgoglio ha portato a false interpretazioni e a falsi idoli; l'orgoglio ha portato l'uomo a credere di poter conoscere tutto e quindi anche la Volontà di Dio. L'orgoglio è stato il padre dell'arroganza e della superbia con la quale oggi l'uomo pensa di poter adattare la Parola di Dio ai tempi nostri. Come chi giustifica sé stesso appellandosi alla modernità oppure come chi pensa che bisogna andare al passo con i tempi. La superbia è la rovina dell'uomo e ne segna la fine perchè Dio umilia chi si esalta ed esalta chi si umilia come Re Davide: questo è il suo esempio in questo salmo è cioè l'umiltà di ammettere le proprie colpe e di chiedere perdono persino per colpe che lui non conosce. Noi oggi giustifichiamo persino le colpe che sono grandi come una casa, figuriamoci se siamo in grado di chiedere perdono per colpe invisibili al nostro occhio: questo perchè siamo accecati dall'orgoglio e dalla superbia; ed è per questo che dobbiamo cercare la strada dell'umiltà, l'unica che conduce a Dio. 

2 commenti:

Mikhael ha detto...

Davvero una bella riflessione. Ti ringrazio perché avevo bisogno di ricordarmi di queste cose...

Un caro saluto e a presto!

Angel ha detto...

Di nulla, mi fa piacere che ti sia piaciuta. E' inutile: solo quando siamo in grazia di Dio riusciamo a partorire belle riflessioni: quando invece siamo lontani, ciò non avviene e le riflessioni sono umanizzate.

A presto!

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