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sabato 18 settembre 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 21 - Rito di incoronazione


Salmo 21

Rito di incoronazione
[1]Al maestro del coro.Salmo. Di Davide.

[2]Signore, il re gioisce della tua potenza,
quanto esulta per la tua salvezza!
[3]Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore,
non hai respinto il voto delle sue labbra.
[4]Gli vieni incontro con larghe benedizioni;
gli poni sul capo una corona di oro fino.
[5]Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa,
lunghi giorni in eterno, senza fine.

[6]Grande è la sua gloria per la tua salvezza,
lo avvolgi di maestà e di onore;
[7]lo fai oggetto di benedizione per sempre,
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
[8]Perché il re confida nel Signore:
per la fedeltà dell'Altissimo non sarà mai scosso.

[9]La tua mano raggiungerà ogni tuo nemico,
la tua destra raggiungerà chiunque ti odia.
[10]Ne farai una fornace ardente,
nel giorno in cui ti mostrerai:
il Signore li consumerà nella sua ira,
li divorerà il fuoco.
[11]Sterminerai dalla terra la loro prole,
la loro stirpe di mezzo agli uomini.

[12]Perché hanno ordito contro di te il male,
hanno tramato insidie, non avranno successo.
[13]Hai fatto loro voltare le spalle,
contro di essi punterai il tuo arco.
[14]Alzati, Signore, in tutta la tua forza;
canteremo inni alla tua potenza.

COMMENTO 

Questo salmo di Davide può avere un duplice significato: a prima vista sembra riferirsi ai re, in particolare ai re d'Israele che venivano scelti direttamente da Dio. Ricordiamoci che Davide è un unto di Dio, scelto direttamente da Lui per governare il Suo popolo. Questo inno sembra così rivolto a Dio come lode verso le benedizioni da Lui elargite, soprattutto verso lo stesso Davide. E' Davide, infatti, che si rifugia nel Signore per sfuggire al pericolo e ai nemici sempre più numerosi. Egli confida in Dio perchè estirpa i nemici del popolo di Israele e li punisce per il loro odio. E Davide, come sempre, mostra il ringraziamento e allo stesso tempo, l'affidamento verso Dio.
 
Però c'è un ulteriore chiave di lettura che scaturisce soprattutto dalla parte finale del salmo, quando ci sono alcuni riferimenti all'eternità e al fuoco eterno in particolare. Questi simboli sembrano richiamare la fine dei tempi, così come prospettata dallo stesso Gesù nel Vangelo. E allora ci viene da riflettere se questo salmo non possa essere una sorta di profezia messianica, ove si sostituisca la figura del re con quella del Cristo Re dei Re! Anche Gesù, infatti, ha la Sua dignità regale che va al di sopra di ogni regalità umana. Egli è stato benedetto dal Padre che ha posto sotto di Lui tutto il creato. Leggendo il Salmo non si può fare a meno di notare questo riferimento messianico: Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, senza fine.Grande è la sua gloria per la tua salvezza, lo avvolgi di maestà e di onore; lo fai oggetto di benedizione per sempre, lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto. Ma soprattutto vi è il riferimento alla fedeltà all'Altissimo e noi sappiamo come Gesù rappresenti, o meglio, incarni la fedeltà a Dio Padre: tutta la Sua vita terrena è stata, infatti, modello di fedeltà ed ubbidienza, fino alla morte. Molti sottovalutano il fatto che Gesù avrebbe potuto evitare la Passione e che se avesse voluto, sarebbe potuto scendere dalla Croce per sfuggire al troppo dolore, ormai lancinante. Invece, Gesù è rimasto fedele nella sofferenza, nel dolore, nella morte e non hai mai posto in dubbio l'obbedienza al Padre. In virtù di tale obbedienza che si tramuta nel confidare nel Padre, Gesù non sarà mai scosso dal Suo trono che durerà in eterno! 

L'ultima parte, come detto, sembra riferirsi alla fine dei tempi e questo confermerebbe la visione messianica del salmo. I nemici di Gesù, gli uomini empi che secondo l'Apocalisse tenteranno addirittura di muovere guerra contro il Cielo, affiancandosi al nemico per eccellenza e cioè il diavolo. In quell'epico scontro finale, Dio li consumerà nella sua ira, li divorerà il fuoco. Sterminerà dalla terra la loro prole, la loro stirpe di mezzo agli uomini. Perché hanno ordito contro di Lui il male, hanno tramato insidie, non avranno successo. Esattamente, questa sembra essere la visione dell'Apocalisse poiché anche lì è scritto in questi termini, l'insuccesso del male che verrà gettato nella fornace eterna di zolfo. 

Comunque la si voglia vedere, si tratta di un salmo molto bello che sembra ispirato dallo Spirito Santo che noi sappiamo essere anche spirito profetico. Un'ultima cosa ci resta da dire: uniamoci anche noi nel cantare inni alla Potenza del Signore che un giorno si alzerà per estirpare il male e per far trionfare il Bene e la Giustizia di cui siamo perennemente assetati!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si è vero Angel, uniamoci in preghiera, quella bella preghiera che scaturisce dal cuore come dimostrano questi salmi. Preghiamo per i moderni re che sono i governanti, preghiamo per loro, abbiamo davvero bisogno di gente che al potere non pensi solo a se stesso o al partito ma sieda sul trono del potere sapendo che grande è la loro responsabilità. Possano essi rivolgersi a Dio per l'aiuto necessario, che sappiano pure che credersi bravi perchè occupano una poltrona, trascineranno il popolo nel fango. Lì sono stati messi e se non lavorano per il bene di tutti dovranno renderne conto al Datore dei doni ricevuti. Davide non è stato uno stinco di santo, ma che l'ha salvato è stata la grande fiducia in Dio, così che ogni volta che sbagliava si rivolgeva a Lui con pianti e suppliche di perdono. Infatti i suoi salmi ancor oggi li preghiamo. Ha chiesto inoltre a Dio di governare al suo posto e gia questo amore che nutriva l'ha fatto diventare santo e profeta. Chi è scelto dal Signore per condurre un popolo deve dimostrarsi umile e fiducioso in Dio. Gesù ha fatto tutto quello che il Padre gli ha chiesto, e noi siamo salvi grazie a Lui nostro Salvatore.
Pace e bene Angel

Angel ha detto...

Questa è una preghiera accorata Enza: tutti noi sentiamo il bisogno del ritorno della giustizia al potere: cosa che ormai sembra solo un lontano miraggio. Confidiamo nel Signore che, prima o poi, ci dia un governante degno di questo nome. Un caro saluto e a presto!

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