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domenica 13 giugno 2010

Dio aspetta ...


11^ domenica


Uno dei temi fondamentali in Luca è che Gesù è venuto a perdonare i peccati. Così facendo si proclama Dio, perché solo Lui può perdonare i peccati.
Le letture di oggi ci mostrano questa realtà del peccato: nella prima vediamo Davide che riconosce il suo peccato e nel Vangelo vengono messi a confronto l’agire della peccatrice e quello del fariseo.

• 1) Paura di riconoscersi peccatori?

Che deve fare l’uomo peccatore? Anzitutto riconoscere di esserlo: non c’è peggior malato di chi si crede sano. Riconoscersi peccatori significa riconoscersi, allo stesso tempo, bisognosi di salvezza. La paura di riconoscersi peccatori, è una falsa paura perché, dice Sant’Ambrogio: ”I tuoi peccati ti saranno perdonati nel momento stesso in cui ti saranno rivelati”. Rifiutare di vederli e di riconoscerli, significa rifiutare di essere perdonati. Perché nessun peccato può venire perdonato se non è stato riconosciuto e confessato. Perché dobbiamo dire i nostri peccati al confessore? semplicemente perché siano distrutti! E perché dobbiamo dirli tutti (quelli gravi naturalmente, non quelli veniali)? Perché vengano tutti distrutti. L’unico peccato che non potrà mai venire distrutto è quello che teniamo gelosamente per noi: e non potremo mai fare come se non fosse mai stato commesso. Noi non possiamo rimetterci in comunione con Dio: è un’impossibilità assoluta, radicale: Solo Dio può ricostituire la comunione con noi, interrotta dal peccato.

• 2) Quali sono i nostri poteri?

Se riflettiamo sui nostri poteri, vediamo che sono più negativi che positivi: l’uomo può rompere, spaccare, distruggere, ma non può dire a quelle stesse cose andate in cocci “ora ricomponetevi”. Quelle rimangono distrutte per sempre; occorre rifarne di nuove.
L’uomo può addirittura distruggere la vita, la sua e quella degli altri, ma non può assolutamente ridonarla o ridarsela. È così anche per la vita di grazia: l’uomo la può solo distruggere ma non ridarsela. Per riaverla, la deve ricevere di nuovo da Dio col chiedere il perdono dei peccati. E il Signore non aspetta altro, come vediamo in questo vangelo in cui dice alla donna:” Ti sono perdonati i tuoi peccati (…) và in pace”. Mentre il fariseo resta, non va! E resta senza pace e con tutti i suoi peccati. Per concludere voglio proporvi questa preghiera che illustra molto bene lo stato in cui rischiamo di vivere normalmente, lontani da Dio. Ma attenzione: questa non è una preghiera che l’uomo rivolge a Dio, è esattamente il contrario: è Dio che prega l’uomo anzi lo supplica, si fa mendicante della sua attenzione:

• 3) La preghiera di Dio

“Buona Giornata.
Quando ti sei svegliato questa mattina ti ho osservato e ho sperato che tu mi rivolgessi la parola, anche solo una, chiedendomi la mia opinione o ringraziandomi per qualcosa di buono che era accaduto ieri: Però ho notato che eri molto occupato a cercare il vestito giusto da metterti per andare a lavorare.
Ho continuato ad aspettarti ancora mentre correvi per la casa per vestirti e sistemarti. Sapevo che avresti avuto tempo per dirmi “ciao”. Però eri troppo occupato.
Per questo ho acceso il cielo per te; l’ho riempito di colori e di dolci canti di uccelli per vedere se così mi ascoltavi. Però nemmeno di questo ti sei accorto.
Ti ho osservato mentre andavi al lavoro e ti ho aspettato pazientemente tutto il giorno. Con tutto ciò che avevi da fare suppongo che eri troppo occupato per dirmi qualcosa.
Al tuo rientro ho visto la tua stanchezza, ma hai acceso la TV e io ho atteso pazientemente. Poi hai cenato e nuovamente ti sei dimenticato di me: non mi hai rivolto la parola.
Al momento di dormire credo che fossi stanchissimo e così sei caduto sul letto e subito ti sei addormentato.
Ho più pazienza di quanto immagini. Ti amo tanto che aspetto ogni giorno una tua parola mentre guardi il sole sorgere e il bel paesaggio che ho fatto APPOSTA per te.
Bene, ti stai svegliando di nuovo e ancora una volta io sono qui e aspetto con tutto il mio amore per te, che tu ti ricordi di me . Buona giornata. Tuo Papà DIO.”

Wilma Chasseur

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