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giovedì 21 gennaio 2010

I SETTE PECCATI CAPITALI: LA LUSSURIA

La lussuria è uno dei sette vizi o peccati capitali, il "vizio impuro", al di fuori della norma morale.  la lussuria è frutto della concupiscenza della carne (al pari del peccato di gola e dell'accidia) ed infrange sia il Sesto Comandamento che vieta di commettere atti impuri sia il Nono che riguarda il desiderare la donna d'altri.

Fra questi atti impuri la Chiesa indica tanto le azioni concrete materialmente compiute in materia di sessualità non finalizzata alla procreazione e all'unione in seno al matrimonio, quanto il solo desiderio e l'immaginazione ("chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.", Vangelo di Matteo 5,28).

Il Catechismo della Chiesa Cattolica così sintetizza:

Tra i peccati gravemente contrari alla castità, vanno citate la masturbazione, la fornicazione, la pornografia e le pratiche omosessuali. (CCC n.2396) 

La lussuria è dunque il rapporto col nostro corpo e la sessualità. Il corpo che è capace di dar vita grazie alla sessualità; all’interno di esso possiamo introdurre la lussuria, la fornicazione, che è lo stravolgimento di tutta la sessualità. Se l’incontro sessuale viene ridotto al solo piacere fisico, l’unica cosa che interesserà sarà possedere l’altro corpo. Il cristianesimo ha dato molta attenzione a questo problema perché viene rovinato il rapporto con l’altro ( piccola divagazione: mi viene in mente la polemica tra i media e il Papa sul problema preservativo). Quante persone ferite nell’animo per questo vizio. Quante donne vendute sulla strada per dare agli uomini questo falso piacere, quante donne nel mondo dello spettacolo vanno alla ricerca del sesso facile per far carriera o per il successo, e quante persone che vivono attorno a noi e che nascondono una doppia vita sessuale. Anche questo vizio è collegato a tutti gli altri. 

Purtroppo la lussuria è uno dei peccati non solo più diffusi, ma anche taciuti e a volte, giustificati. Si tende in questa direzione ormai da un bel po’, da quando soprattutto si è sviluppato una certa propensione ai facili costumi e si è cominciati a vedere le ragazze come oggetti per attrarre l’uomo. E così nasce la televisione che porta la lussuria ai massimi livelli e poi il computer ed internet che danno libero accesso ad un mondo pornografico, fatto di scene dove si riproduce l’atto sessuale in tutti i modi pià animaleschi e perversi possibili. Nasce l’industria del porno che in poco tempo, arriva a toccare il primato per il fatturato più alto (e che non risente nemmeno dei tempi cupi della recessione economica). Il mondo si perverte e dimentica ciò che è in abominio dinanzi agli occhi di Dio. L’uomo si lascia travolgere dalle passioni carnali che vanno dal piacere sessuale alla voglia di possedere, di vivere il lusso. E non combatte più né all’esterno e né all’interno perché ormai si è arreso alla menzogna, la menzogna secondo la quale tutto ciò che concerne la sessualità è natura e non peccato. E così masturbazione, sesso precoce al d fuori del matrimonio, nudismo, pornografia, prostituzione, fornicazione crescono a dismisura fino a raggiungere l’apice del dominio: l’uomo è ora schiavo e non se ne rende nemmeno conto.

Quante persone sono porno-dipendenti? Quante persone sono sesso-dipendenti? Quante persone sono schiave del proprio corpo che reclama sempre di più con una vocina che ti dice che è giusto ciò che compi. Ma già il fatto di porsi la domanda è il primo segnale che Dio dà all’uomo: il dubbio se si tratta di un bene o di un male. Qualcuno si pone questa domanda quando aiuta sua madre o suo padre? Qualcuno si pone questa domanda quando si lava le mani? No, perché la coscienza sa che è cosa giusta. Ma quando si parla di lussuria invece la coscienza non tace, ma sussulta: solo che quel sussulto viene soffocato dalla passione e dalla voglia di cedere al piacere fisico e si cerca la giustificazione per mettere a tacere una voce che non può essere taciuta e che perseguiterà l’uomo anche nella dannazione del peccato.

Un giorno, un visitatore del sito, ci parlò di un fatto accaduto durante un esorcismo: il demone che veniva cacciato disse che la pornografia aveva avuto l’effetto sperato: cioè portare un numero spropositato di anime a satana, nella dannazione eterna.

Quando lessi questa sua testimonianza, non mi meravigliai affatto: la pornografia non può essere lecita o giusta perché rende perverso e animalesco il dono di Dio dell’amore reciproco che porta alla vita: la pornografia riduce il sesso ad un atto tra animali e nega invece il disegno perfetto di Dio. E satana approfitta di questo per rubare più anime possibili per portarle alla dannazione. Egli sa che l’uomo non resiste una volta visto quelle immagini: e lo attacca violentemente. Anche alcuni di noi hanno passato e stanno tutt’ora passando dentro questo incubo di schiavitù: ma c’è una Speranza e quella Speranza è Gesù Cristo. Lui ci ha dato la libertà e la possibilità di salvarci: è dura, ma non è più impossibile. La lussuria può essere sconfitta con l’amore: amare, non possedere qualcuno. Non si può fare sesso, ma si fa l’amore. E guardiamo alla verginità come un pregio e una virtù che deve essere conservata almeno fino al matrimonio, quando l’uomo e la donna potranno divenire una cosa sola. Non morite dalla voglia di far sesso prima del vostro amico, perché vi pentirete di aver dato via qualcosa di prezioso che Dio vi ha dato per donare all’uomo della vostra vita.

Guardate a Cristo per la vostra liberazione e vi ricordo, che noi tutti, diamo un aiuto forte contro le dipendenze sessuali: abbiamo creato sezioni apposite per sconfiggere insieme la pornografia, la masturbazione e ogni altra forma di dipendenza. Insieme ed uniti a Cristo, lotteremo la giusta battaglia e vinceremo perché Gesù ci ha dato la vittoria il giorno in cui è Resuscitato dalla morte, rendendoci partecipi della vittoria sulla morte e sul peccato. Ora spetta a noi, in virtù del libero arbitrio, scegliere se seguire la vittoria o se seguire la sconfitta: la prima richiede sacrificio, ma verrà ricompensata cento volte tanto; la seconda non richiede sacrificio, ma dannerà l’anima per l’eternità.

Concludiamo, invitandovi a seguire l’impegno di oggi: andate nella sezione “Impegniamoci insieme” per scoprirlo. 

Pubblicato da Enza e Angel 

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