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domenica 24 gennaio 2010

I SETTE PECCATI CAPITALI: L’ACCIDIA

                                   L'Accidia - Un grande pericolo 

Carissimi collaboratori e amici della Vigna, oggi mi sento chiamato in causa per rispondere contro l'accidia, uno dei mali di cui, purtroppo, sono stato vittima per lunghi anni e ancora oggi mi porto dietro le conseguenze. Ciò che Cristo fa in primo luogo è liberare l'anima dalle tenebre, in secondo luogo rende l'anima una guerriera contro il peccato di cui è stata vittima. Essendo io stato liberato da molte cattive abitudini, oggi mi sento in dovere di combattere queste abitudini malsane. L'accidia si sa, ci accomoda nella nostra pigrizia e ci rende menefreghisti.

Gesù Dio ci sprona a lavorare per gli altri. La nostra vita è basata su un lavoro di donazione verso il prossimo. Se noi ci lasciamo andare alla

comodità, questo non giova né al nostro corpo che ha bisogno di attività, né soprattutto alla nostra anima che ha bisogno anch'essa di attività, ma spirituale, volta all'impegno per il bene comune. A volte, forse anche spesso, si rimandano cose al domani e quando il domani arriva, si rimandano ancora... Un detto semplice ci suggerisce di non rimandare al domani ciò che possiamo fare oggi. Del resto chi ci dice che domani saremo ancora su questa Terra? Da non confondere accidia con riposo. Infatti chi si stanca dopo una lunga giornata di lavoro, o di studio o di altri impegni, è giusto che si prenda il meritato riposo.

Ma se noi ce ne stiamo comodamente seduti alla poltrona a guardare la TV, o davanti al PC a navigare in internet o a giocare per lungo tempo, allora non si parla più di riposo, ma di vera e propria pigrizia. L'ozio è un male che va combattuto e non ci si deve rifiutare per capriccio. Ripeto, non sono un santo in questa situazione. Questa riflessione quindi non aiuta soltanto voi ma anche chi scrive queste righe. Non si tratta di predicare bene e razzolare male, ma un tentativo di impegnarci insieme nella lotta contro la pigrizia che ci inganna continuamente con i divertimenti. Ho aspettato questo giorno dedicato ad uno dei sette peccati capitali, in questo caso l'accidia, per dire la mia su questa piega spirituale che affligge molti giovani di oggi e non solo. Dobbiamo pensare come il nostro impegno si trasforma in risorsa per il prossimo. Se io faccio qualcosa, di quel qualcosa beneficerà l'altro. Se noi tutti ce ne stessimo con le mani in mano, il mondo si fermerebbe, la parola di Dio non viaggerebbe, ma se noi

spendiamo il nostro tempo per il prossimo, permettiamo l'edificazione del Regno di Dio, diffondendo la Sua Parola, il Vangelo, il mondo inteso come società continua ad andare avanti. Pensate che bello: Una persona in difficoltà ha la possibilità di rialzarsi con il nostro aiuto e aiutando gli altri, aiutiamo anche noi stessi. A che serve dunque starsene ore ed ore a poltrire? Non vediamo il mondo, non vediamo gli altri, non facciamo nulla di concreto. Che spreco, davvero che spreco... La vita è un magnifico dono da vivere con intensa gioia e amore. Una vita trascorsa nell'accidia, è un'esistenza tenebrosa. Cosa posso consigliare a chi vive in questa debolezza? Innanzitutto, cominciamo a piccoli passi questo cammino Verso l'attività, magari con le faccende domestiche, aiutando i propri cari, gli amici, o meglio ancora impegnarsi all'interno della Chiesa.

Vedrete che con il tempo diventerà anche stimolante impegnarsi e questo favorisce un benessere psicofisico e spirituale. La mente, il corpo e lo spirito sono in attività, la vita appare cristallina, bella e luminosa. L'apprezzamento del creato e la contemplazione del Creatore aumentano col rapportarsi con le persone e il mondo. Questo è un consiglio che voglio darvi: Iniziate fin da subito, con piccoli gesti e pian piano tornerete ad una vita sana e semplicemente bella. Ora chi vive nell'ozio, vede ogni piccola cosa come una grande impresa, quando invece con l'aiuto di Dio tutto diventa più facile. Ecco carissimi voi tutti, io vi consiglio di rivolgervi a Lui, nostro Padre ed Egli vi libererà dalla schiavitù delle vostre debolezze. Concludo augurando a ciascuno di voi una vita semplicemente sana e vissuta in Cristo Gesù figlio di Dio.

 

Sia lodato Gesù Cristo.

 

Pubblicato da Mikhael  

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