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sabato 23 gennaio 2010

I SETTE PECCATI CAPITALI: L’IRA

Collera: patologia nel rapporto con gli altri, chiamata anche orghè: passione che ci assale come un vento impetuoso, emerge come un bollore improvviso e spesso prendiamo a bersaglio chi ci capita vicino, ovvero il cosiddetto malcapitato.

La collera diversamente da tutti gli altri vizi è visibile, tutti gli altri possiamo nasconderli ma per la collera è impossibile. Chi ne è preda viene sfigurato, fa perdere il fiato e genera una sensazione di soffocamento. La collera è una reazione che condividiamo con gli animali, i quali la manifestano quando sono aggrediti, ma l'uomo, credetemi, sa fare di più. Ebbene, se noi non riusciamo a dominare tale modo istintivo, esso rischia di tramutarsi in un risentimento permanente. Ci sarà sempre la memoria dell'offesa mai perdonata con brutte conseguenze per ogni nostra relazione.

 

Gregorio Magno descrive la collera così: Il cuore infiammato dalla collera inizia a batter forte, il corpo trema, la lingua si inceppa, il viso diventa rosso, gli occhi si inferociscono, non si riconosce più nessuno e la bocca finisce per emettere urla senza senso. A questo punto mi chiedo: che differenza c'è tra una bestia feroce e costui che non si rende conto di quel che fa? Così può succedere che la collera faccia scendere a vie di fatto. L'uomo non riesce a dominarsi perché è caduto in potere altrui. Infatti non passa giorno che non si legga o non si senta in televisione notizie che riguardano appunto liti trasformate in omicidi o tentati omicidi.

 

Concludendo non posso far altro che chiedermi: quand'è che la collera diventa peccato "vizio"? La risposta c'è ed è questa: E' quando diventa una presenza costante nei nostri rapporti con gli altri. Una buona fucina spesso sono i posti di lavoro, dove purtroppo la rivalità costituisce fattore principale. Qui si scatenano liti, offese, con esternazioni che oltre a far vivere male, provocano malessere continuo che poi si traduce nei litigi nelle proprie famiglie. Io ho potuto constatare che la Parola di Gesù è una Parola di pace, di amore; difficilmente incarnando quello che Lui dice si riesce ad essere o diventare un soggetto come sopra descritto. L'abbandonare Dio nella nostra vita e il continuo arricchimento dei vizi, porta certamente la persona a vivere una vita staccata da quell'armonia per cui siamo stati creati. 

Il rimedio all’ira c’è e come per tutti i peccati, è l’amore, l’umiltà e la carità. Chi ama, chi accetta l’umiliazione e chi conosce la carità, non si potrà mai adire contro il suo fratello e sarà sempre in grado di porgere l’altra guancia, così come ci dice Gesù. Controlliamo le nostre sensazioni e i nostri sentimenti ed evitiamo di cadere nelle braccia di satana perché se perdiamo il controllo di noi stessi, non diveniamo solo delle bestie, degli animali, ma diveniamo burattini nelle mani di satana che ci manovrerebbe per farci compiere cose che normalmente non saremmo mai in grado di compiere. Ed ecco che una semplice lite si trasforma in omicidio o una gelosia sfoci in un raptus omicida. Poniamo attenzione a queste cose e lasciamoci guidare dalla legge dell’amore che tutto perdona e tutto concede. 

Pubblicato da Enza e Angel (ultimo paragrafo)

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