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sabato 27 febbraio 2010

Ancora persecuzioni contro i cristiani


Stretta delle autorità iraniane contro la comunità cristiana di Isfahan, nell'Iran centrale. Un pastore evangelico, il reverendo Wilson Issavi e altri 8 fedeli sono stati arrestati oggi dalle forze di sicurezza, stando a quanto denunciato da Jeff King, presidente del gruppo "International Christian Concern" (Icc).

«Issavi si trovava nell'abitazione di un amico ad Isfahan, quando c'è stato un inaspettato blitz degli agenti», ha dichiarato King. «Il reverendo, i proprietari dell'abitazione e altre persone che si trovavano lì sono stati arrestati e immeditamente trasferiti in prigione», ha aggiunto il presidente dell'Icc, che non ha voluto rivelare l'identità degli altri otto cristiani arrestati per motivi di sicurezza.
Una nota dell'Icc giudica l'arresto di Issavi «un colpo devastante» per la comunità cristiana nella Repubblica Islamica. L'arresto del reverendo, tuttavia, non è del tutto inatteso. Lo scorso 2 gennaio, infatti, le autorità avevano disposto la chiusura della chiesa evangelica di Kermanshah, che era una delle poche strutture religiose ancora a disposizione dei cristiani in Iran. Intorno al 15 gennaio, inoltre, sei iraniani di fede cristiana sono stati arrestati dagli uomini del ministero dell'Intelligence a Shiraz, nell'Iran centromeridionale, con l'accusa di proselitismo. FONTE

Come si evince da questo breve articolo dell'Avvenire, c'è una nuova emergenza che riguarda i nostro fratelli cristiani in Iraq. Dopo le violenti persecuzioni in Somalia e in altri Paesi africani e arabi, ora anche in Iraq la situazione è degenerata e lo dimostra l'esodo che si sta verificando, con un numero sempre più consistente di uomini, donne e bambini che lasciano il loro Paese Natale perchè perseguitati. E' triste che ancora oggi, non vi è la libertà di poter professare il proprio credo, la propria fede e che c'è ancora chi crede di poter convertire gli uomini con l'uso della forza e delle armi. Chi lo fa non solo non conosce Dio, ma non è nemmeno da Dio perchè Dio non vuole una conversione di forza, ma una conversione di cuore e lo stesso Gesù diceva ai suoi discepoli di lasciare le case se non accolti, scuotendo la polvere dei loro piedi.  Ma mai ha detto di costringere qualcuno a seguire il Padre. Altrimenti verrebbe meno il prezioso libero arbitrio che Dio ha donato l'uomo sin dai tempi della Creazione.

Oltre a pregare per questi nostri fratelli cristiani, c'è una cosa che mi fa star bene e che sono sicuro consolerà anche loro e cioè le parole di Nostro Signore Gesù Cristo: « Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli »

E con questa frase di Gesù, concludiamo quest'articolo con la speranza che questi uomini coraggiosi che pongono la loro fede in Dio al centro della loro vita e che sono disposti a perdere questa vita pur di seguire Gesù, trovino accoglienza nei luoghi dove sono diretti e che possano avere (ne sono certo) la Consolazione dall'Alto dei Cieli. Un caro saluto a voi tutti!
 

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