In questi giorni, torna d’attualità un problema enorme, legato all’eutanasia. L’eutanasia, da molti viene definita come la dolce morte, ma non esiste una dolce morte, quando essa è provocata da chi non ne ha il potere. Lo scorso anno, tutti noi siamo stati colpiti dal caso Eluana Englaro, alla quale è stata sospesa l’alimentazione, dopo una dura lotta portata avanti, in tal senso, dal padre di Eluana. Ora, invece, ci troviamo di fronte ad un nuovo caso che vede come vittima un uomo rimasto in condizione tale da non essere autosufficiente, dopo essersi risvegliato da un coma seguito ad un incidente stradale. Un parente di quets’uomo lamenta il fatto di essere stato lasciato solo e ora vorrebbe portare quest’uomo fuori dall’Italia, per farlo morire. Questa è una cosa assurda, perché non spetta a lui decidere se il proprio fratello deve morire o vivere. E a quanto pare, la trasmissione «Le Iene» ha diffuso un comunicato per raccontare l’incontro tra il giornalista Giulio Golia e il malato: alla domanda se voleva morire, il malato ha risposto di no con le ciglia. Questo è un importante segnale che mostra la volontà di queste persone di continuare a vivere. Ergo nessuno di noi, può decidere al loro posto, di farli morire, togliendo loro la vita. Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI, si è espresso proprio sul tema dell’eutanasia:
«Troppo spesso la dottrina della Chiesa viene percepita come una serie di proibizioni e posizioni retrograde», quando invece la realtà proposta dalla Chiesa «è creativa e vitale, e è finalizzata alla realizzazione più completa possibile del grande potenziale di bene e di felicità che Dio ha impiantato all'interno di ognuno di noi».
E’ quanto ha detto questa mattina papa Benedetto XVI ai vescovi scozzesi nel corso della loro visita ad limina in Vaticano. Il Papa – che visiterà il Paese nell’ambito del suo viaggio apostolico nel Regno Unito a settembre – ha fatto riferimento alle “sfide” che la Chiesa di scozia è chiamata ad affrontare di fronte alla «crescente marea di secolarismo nel vostro Paese».
Ed, entrando nei particolari, il Papa ha aggiunto: «Il sostegno all'eutanasia colpisce nel cuore la concezione cristiana della dignità della vita umana. I recenti sviluppi in materia di etica medica e alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione. Se l'insegnamento della Chiesa è compromessa, anche leggermente, in uno di tali settori, diventa poi difficile difendere la pienezza della dottrina cattolica in modo integrale. I pastori della Chiesa devono, pertanto, continuamente richiamare i fedeli alla completa fedeltà al Magistero della Chiesa, e allo stesso tempo, sostenere e difendere il diritto della Chiesa a vivere liberamente nella società secondo le sue convinzioni».
Pubblicato da Angel il 06/02/10 alle 17.15 (Le parole del Papa sono tratte dall’Avvenire)
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