Pages

martedì 19 ottobre 2010

I nostri sacerdoti

Temi con tutta l'anima il Signore
                          e riverisci i suoi sacerdoti. (Siracide 7,29)

Oggi la Vigna dedica il tema della giornata ai sacerdoti. Questa decisione nasce dal desiderio di far comprendere il ruolo del sacerdote e anche per buttare giù il muro del pregiudizio che si è creato negli ultimi tempi a causa degli scandali della pedofilia all'interno della Chiesa causati da alcuni sacerdoti, e lo ripetiamo e ri-sottolineamo: ALCUNI. Sì perché gli anticlericali, e sono tanti, poiché nutrono un profondo odio per la Chiesa, approfittano di scandali come questi per attaccare l'intero clero. C'è da dire però che anche  tra i non credenti c'è una sorta di anticlericalismo: sembra non bastare loro il non credere, così ecco che i preti diventano il capro espiatorio sui quali scagliare tutta la loro acrimonia.

I sacerdoti ricoprono un ruolo molto importante poiché essi sono rivestiti della stessa dignità sacerdotale di Cristo: essi sono partecipi del Suo sacerdozio e continuano l'opera iniziata da Gesù. Il Signore si cela dietro la loro presenza; essi sono i Suoi rappresentanti. Noi abbiamo bisogno innanzitutto del nutrimento spirituale; per mezzo dei sacerdoti noi possiamo ricevere questo nutrimento. Senza i Sacramenti saremmo come corpi malati. Grazie al loro lavoro noi possiamo ricevere la remissione dei peccati che non è assolutamente cosa da poco, insieme al vero cibo, l'Eucarestia. Grazie ai sacerdoti non solo si sono salvate centinaia di milioni di anime ma pensiamo anche a tutti quei giovani vittime della tossicodipendenza o della criminalità aiutati dal loro servizio nella comunità. Si fa presto a guardare alle macchie sul telo bianco, ma non al bianco del telo. Quanti preti hanno perso la vita per il bene del popolo, quanti  sacerdoti sacrificano il loro tempo e la loro salute per aiutare i bisognosi, e questo accade tutt'oggi. Per cui finiamola di guardare al singolo prete pedofilo per accusare tutto l'ordine sacerdotale.

In questa giornata la Chiesa Cattolica ricorda San Paolo della Croce, un prete che ha saputo combattere l'ignoranza e l'ateismo del suo tempo, con grande zelo e passione: egli è infatti il fondatore dei Passionisti. In un tempo nel quale la croce era dimenticata e calpestata un po' come accade ai giorni nostri, San Paolo ha saputo rilanciarla prendendo proprio il nome di Paolo della Croce. Anche oggi l'ignoranza va combattuta poiché gli uomini giudicano perché non sanno. Non sanno infatti dei martirii che si ripetono quotidianamente, i sacerdoti che ogni anno muoiono per Cristo. No, loro guardano al caso del prete pedofilo, caso rarissimo se consideriamo il numero di sacerdoti in tutto il mondo. Perché? Perché conoscono la Chiesa solo quando accadono cose tristi. Il sacerdote è un vero e proprio inviato del Cielo, è un dono che il Signore fa al Suo popolo perché possa continuare a camminare sulla via della salvezza. Gesù torna in mezzo alla gente attraverso i Suoi. Da duemila anni provvede a mandare i Suoi sacerdoti perché Egli non ha mai abbandonato i Suoi fratelli in esilio. Le comunità facciano sentire ai loro sacerdoti tutto il loro affetto, il loro amore di cui essi hanno bisogno, specie in un mondo nel quale sono perseguitati dalle continue critiche cariche di ignoranza. I sacerdoti spesso sono accusati di avere potere, ma in verità essi si sono fatti nostri servi perché noi tutti possiamo ottenere la salvezza eterna. Come si può attaccare chi serve il popolo? Dunque amiamo, e come dice il brano del Siracide, riveriamo i sacerdoti del Signore.

Pace e bene a tutti,
sia lodato Gesù Cristo.

0 commenti:

Posta un commento