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venerdì 15 ottobre 2010

Padre Pio - Sulla soglia del Paradiso - Dodicesimo appuntamento

Torna l'appuntamento con la biografia che tratteggia una inedita "storia di Padre Pio raccontata dai suoi amici": "Sulla Soglia del Paradiso" di Gaeta Saverio:
IV

Dio, Gesù e Spirito Santo

I volti della Trinità


«Dio è uno nella natura, trino nelle persone. Padre, Figlio e Spirito Santo so~o tre persone uguali e distinte e un solo Dio, perché unica e identica è la natura divina». Quando Padre Pio diede questa spiegazione alla signorina Giovanna Rizzani, comparendole in bilocazione nella basilica di San Pietro, apparentemente non fece altro che ripetere quanto è attestato dalla dottrina cristiana. Una dif­ferenza sostanziale caratterizzava però il cappuccino da qualsiasi altro sacerdote e teologo: per lui una tale affermazione non era semplicemente un dogma di fede, ma scaturiva dall'esperienza diretta che in diverse occasioni egli comunicò ai suoi intimi.

Al figlio spirituale Adolfo Affatato, che gli domandò se avesse mai visto il volto di Dio, rispose senza giri di parole: «Dio non ha volto, è luce; più l'anima è candida e più si avvicina a questa luce». Del rapporto con lo Spirito Santo scrisse invece a padre Agostino da San Marco in Lamis il 12 maggio 1914, ricordando «quel che mi fece sentire il santissimo Spirito Paraclito in quel giorno in cui ricevei il sacramento della cresima... Quante dolci mozioni mi fece sentire in quel giorno questo Spirito consolatore».

Con Gesù Cristo, poi, la frequentazione era continua, come testimonia un dialogo con padre Eusebio Notte, che scherzava sul suo modo goffo di fare le genuflessioni, anche a causa delle ginocchia enormemente gonfie. Padre Pio gli rispose: «Sapessi la fatica che faccio. Che sforzi devo fare per arrivare alla consacrazione. Magari dopo la consacrazione...»; «E già - ribatté padre Eusebio - dopo la consacrazione il Padrone ce l'ha più vicino, vero?»; «Sicuro!», replicò il Padre.

Se per Padre Pio il peccato era in generale qualche cosa di incomprensibile, l'offesa al nome di Dio gli risultava ancor più dolorosa. Con padre Rosario da Aliminusa sbottò un giorno: «Come si può bestemmiare? Ma si capisce che la bestemmia è come se si volesse buttare Dio a terra e calpestarlo con i propri piedi? Ma si pensa che Dio è nostro padre?». Quasi a compensazione, dalla sua bocca - ri­corda padre Emanuele da San Marco La Catola - scaturivano spesso espressioni di adorazione del nome di Dio, con esclamazioni quali «il Signore» e, anche più spesso, «nostro Signore».

Quanto fosse intenso l'amore di Padre Pio nei riguardi di Dio lo documenta un commovente episodio tramandato da padre Carmelo da San Giovanni in Galdo. Era la sera del 22 gennaio 1965 e il Padre si trovava a letto nella propria camera, circondato dal padre Guardiano e dai confratelli: «All'improvviso invocò ai presenti una preghiera che lo aiutasse a chiedere perdono per la sua ingratitudine verso il Signore. Poiché noi cercavamo di confortarlo, egli si commosse fortemente fino alle lacrime e volle fare pubblica confessione del suo grande peccato, dicendo: "Fratelli miei, l'ho fatta grossa davvero! Nacqui il 25 maggio 1887, alle ore 18.15 [in realtà l'orario esatto era le 17, nda.); ebbi la grazia di ricevere il battesimo dopo quattordici ore, e cioè alle 8 del giorno successivo 26 maggio. Fino al giorno della mia vestizione religiosa - 22 gennaio 1903 - per sedici anni non ho mai ringraziato il Signore del dono del battesimo e della grazia ricevuta così presto, dopo quattordici ore. L'ho fatta grossa, l'ho fatta grossa!...". E continuò a versare lacrime a dirotto».

Che Dio fosse "il tutto" nella vita di Padre Pio emerge con nitidezza anche dal sùggerimento offerto costantemente ai devoti che gli chiedevano conforto spirituale: «Rassègnati alla volontà divina». A tale proposito, Padre Rosario da Aliminusa ebbe varie occasioni per ascoltare dallo stesso Padre Pio il racconto di quella che lui stesso considerava una grossa gaffe. Un uomo lo pregava insistentemente che lo guarisse e all' assicurazione che avrebbe pregato per lui tornava a ripetere: «No, Padre, se volete, voi potete guarirmi». Infine Padre Pio in tono risoluto gli disse: «Senti, fratello mio, se io fossi Dio, guarirei non solo te, ma tutti gli ammalati». Ma si corresse subito: «No, se fossi Dio, farei proprio come fa lui!».

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