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martedì 31 agosto 2010

Il Pane vivo disceso dal Cielo

Il pane eucaristico, pane di ogni dolcezza, nutrimento eccellente dell'anima, dove Cristo silenziosamente si manifesta e agisce nel cuore ove stabilizza ogni cosa. Il nostro è un Dio potente, glorioso e bello ma umile e semplice tanto da operare nelle nostre chiese in assoluto silenzio poiché per mezzo di esso l'anima lo cerca e lo
trova.Tuttavia perché il Signore agisca nei nostri cuori dobbiamo permetterglielo. Gesù a Nazareth non operò molti miracoli a causa dell'incredulità del Suo popolo. Anche in Chiesa, se noi non crediamo nella presenza di Cristo nell'Eucarestia, il Signore non opera molto perché Egli desidera che noi crediamo in Lui. Infatti se noi crediamo in Cristo nell'Eucarestia, sentiremo ben presto i benefici che da essa provengono. In quel pane il Signore Gesù si manifesta perché ci ama e ci dona la sua carne e il suo sangue come vero cibo e vera bevanda
delle anime nostre. Poiché a causa del peccato nel mondo l'uomo era debole ai richiami delle seduzioni, era necessario un nutrimento perché l'anima acquistasse le energie per resistere e dominare ogni impulso, così Dio stesso si è fatto nutrimento per ciascuno di noi perché mangiando della Sua carne e bevendo del Suo sangue noi possiamo essere forti contro le tentazioni e mantenerci in purezza di spirito fino all'ultimo giorno della nostra vita, così morendo in grazia di Dio possiamo meritarci il riposo eterno nel Regno dei Cieli. Il Signore ha provveduto a tutto per la nostra salvezza. Egli si è immolato sulla croce per liberarci dalla colpa, ci ha donato il Suo Santo Spirito per farci nascere dal cielo, si è fatto nostro nutrimento per mantenerci limpidi nel cuore, ci ha donato il Sacramento della Riconciliazione per rialzarci in caso di caduta. Ecco il Signore ha davvero provveduto a tutto perché noi possiamo arrivare integri nella purezza e nell'amore al termine della nostra vita.
La dolcezza della presenza di Cristo che si manifesta nelle nostre anime è ineguagliabile. Il Paradiso sembra scendere in terra, il Signore scende dal Suo trono per venire ad abitare nei nostri cuori. Questo è il grande amore del Signore per noi. Chi ci ama così tanto come ci ama Lui? Vi lasciamo con le parole di Gesù invitandovi a meditare questo brano del Vangelo di Giovanni, Capitolo 6, perché possiate comprendere
direttamente dal Signore la Sua grandezza, la Sua Santità e l'Amore del Padre e del Figlio per noi.
22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò
che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi
discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23
Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo
dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i
suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao
alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero:
«Rabbì, quando sei venuto qua?».
26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non
perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e
vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello
che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché
su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli dissero
allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29
Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha
mandato».
30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e
possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri padri hanno mangiato
la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane
dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non
Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal
cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e
dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre
questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene
a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36 Vi ho
detto però che voi mi avete visto e non credete. 37 Tutto ciò che il
Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 38
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la
volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui
che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,
ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà del
Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita
eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il
pane disceso dal cielo». 42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il
figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può
dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
43 Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a
me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno
ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui,
viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che
viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi
crede ha la vita eterna.
48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la
manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal
cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo,
disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il
pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui
darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità
vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il
suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo
giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me
e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo
per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i
padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. 60
Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo
linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61 Gesù, conoscendo dentro di
sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro:
«Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là
dov'era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a
nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

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