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sabato 14 agosto 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 16 - Il Signore, mia parte di eredità


Salmo 16

Il Signore, mia parte di eredità
[1]Miktam. Di Davide.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
[2]Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
[3]Per i santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, è tutto il mio amore.
[4]Si affrettino altri a costruire idoli:
io non spanderò le loro libazioni di sangue
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

[5]Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
[6]Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
è magnifica la mia eredità.
[7]Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
[8]Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
[9]Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
[10]perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

[11]Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.


COMMENTO

Questo Salmo di oggi non solo è un bellissimo inno al rifugio nelle braccia del Signore, ma ha anche un chiaro significato messianico, come vedremo tra poco.
Ormai siamo abituati a vedere Re Davide confidare in Dio e rifugiarsi presso di Lui: è un lait motiv della storia dei salmi che dovrebbe farci riflettere: Re Davide è conscio che tutto ciò che ha avuto è stato grazie alla benevolenza di Dio. Lui l'ha riconosciuto, ora spetta a noi riconoscerlo. I non credenti pensano che tutto ciò che hanno avuto è merito loro e purtroppo anche molti cristiani, oggi, pensano che ciò che si ottiene nella vita sia frutto delle proprie mani e del proprio sudore. In realtà, Dio pone nelle nostre mani ciò che possediamo; pensiamo ai talenti: se un calciatore non avesse ricevuto da Dio il talento per il gioco, cosa avrebbe guadagnato nella vita? O se un intellettuale non avesse ricevuto in dono il talento dell'intelletto, dove si sarebbe estesa la sua intelligenza e sapienza?
Dio ci ha dato tutto ciò che possediamo e come Re Davide, anche noi dobbiamo imparare a riconoscerlo e a Ringraziarlo.Egli dice: "Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene". Impariamo a dire anche noi la stessa cosa perchè è Verità.

C'è anche un pensiero agli idoli, o meglio agli idolatri: in quel tempo, infatti, il popolo di Israele continuava a voltare le spalle a Dio, rifugiandosi in dei inesistenti e costruiti da mani d'uomo. Egli fa bene: non dice di odiarli, ma semplicemente li lascia nell'indifferenza perchè sa che loro confidano in dei inesistenti mentre lui confida nell'Unico e Vero Dio Vivente!
Ma c'è un altro aspetto interessante: la visione del Paradiso! Re Davide è conscio che vi è per lui e per tutti i santi della Terra, un'eredità, un luogo delizioso che li attende. Lo Spirito Santo gli rivela il lido a cui approderanno i giusti: mentre la scorsa volta, avevamo visto come lo Spirito Santo aveva rivelato il lido a cui erano destinati gli empi e i non credenti. Per noi questo è di grande conforto perchè lo Spirito Santo non è mentitore e se dice che vi è un'eredità per i giusti, allora abbiamo la certezza che vi è un lido che ci attende. Ma dipende da noi il raggiungerlo: anche se in larga parte, se possiamo solamente aspirarvi non è per merito nostro, ma per Grazia di Gesù Cristo!

E proprio questo ci ricollega al capoverso 10 del Salmo: "perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,né lascerai che il tuo santo veda la corruzione". Qui c'è il chiaro segno della predizione messianica: la Resurrezione di Gesù sarà la chiave per permettere all'uomo giusto di non essere abbandonato nel sepolcro, ma di vedere la vita e di ricevere l'eredità promessa! Tutto è collegato: lo Spirito Santo preannuncia a Re Davide la Venuta del Salvatore, di Colui che con il Suo Sacrificio, permetterà agli uomini santi e giusti di non rimanere sepolti in eterno. E noi oggi, se possiamo sperare nel Paradiso, lo dobbiamo proprio a questa promessa messianica che si è adempiuta duemila anni fa: Gesù Cristo è Risorto e ci ha resi partecipi della vita eterna!!

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