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sabato 21 agosto 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 17 - Invocazione dell'innocente

Salmo 17

Invocazione dell'innocente
[1]Preghiera. Di Davide.

Accogli, Signore, la causa del giusto,
sii attento al mio grido.
Porgi l'orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c'è inganno.
[2]Venga da te la mia sentenza,
i tuoi occhi vedano la giustizia.

[3]Saggia il mio cuore, scrutalo di notte,
provami al fuoco, non troverai malizia.
La mia bocca non si è resa colpevole,
[4]secondo l'agire degli uomini;
seguendo la parola delle tue labbra,
ho evitato i sentieri del violento.
[5]Sulle tue vie tieni saldi i miei passi
e i miei piedi non vacilleranno.

[6]Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta;
porgi l'orecchio, ascolta la mia voce,
[7]mostrami i prodigi del tuo amore:
tu che salvi dai nemici
chi si affida alla tua destra.
[8]Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali,
[9]di fronte agli empi che mi opprimono,
ai nemici che mi accerchiano.

[10]Essi hanno chiuso il loro cuore,
le loro bocche parlano con arroganza.
[11]Eccoli, avanzano, mi circondano,
puntano gli occhi per abbattermi;
[12]simili a un leone che brama la preda,
a un leoncello che si apposta in agguato.

[13]Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo;
con la tua spada scampami dagli empi,
[14]con la tua mano, Signore, dal regno dei morti
che non hanno più parte in questa vita.
Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre
se ne sazino anche i figli
e ne avanzi per i loro bambini.
[15]Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua presenza.

COMMENTO

Questo Salmo di oggi è un invocazione di Re Davide che rappresenta il giusto: quest'invocazione è importante perchè ci fa capire che quando ci rivolgiamo a Dio, dovremmo essere senza malizia e senza inganno. Poniamo attenzione a non sottovalutare quest'aspetto: molti oggi si rivolgono in preghiera a Dio, chiedendo aiuto quando hanno bisogno. Ma prima bisognerebbe farsi un esame di coscienza per vedere le colpe nostre e per purificarci dai brutti pensieri. In un messaggio mariano, abbiamo visto Maria chiederci di estraniarci dal mondo prima di comunicare con il Padre. Ella sostiene che bisogna liberare la mente da tutti i pensieri per poter entrare in Comunione con Dio ed essere degni di chiedere il Suo aiuto.

Re Davide chiede a Dio di verificare il suo cuore: non si limita a dire di essere lontano dal male e dall'inganno, ma chiama addirittura a testimonianza di questo suo pensiero, lo stesso Signore che sta invocando! In poche parole, Re Davide chiede a Dio di saggiare il suo cuore per verificare che davvero non ci sia né malizia e né inganno. Ecco perchè anche noi dovremo prima saggiare il nostro cuore per vedere se è libero da inganni e poi rivolgerci a Dio in preghiera. 

Continuando, vediamo tornare il motivo dominante dei salmi che stiamo meditando negli ultimi tempi: il rifugio tra le braccia del Signore per essere preservati dal male e dagli empi. Il male purtroppo è sempre presente, in ogni epoca (compresa la nostra) e l'empio soffre il giusto perchè rivela l'iniquità: allora l'empio fa di tutto per perseguitare il giusto: ma il giusto ha Qualcuno che lo difende e quel Qualcuno è Dio che non abbandona mai il Suo figlio nelle mani del male. Lo dimostra il fatto che Dio non ha lasciato che la morte avesse l'ultima parola, ma ha concepito un progetto che salvasse tutti i giusti di questo mondo: così, al loro risveglio si sazieranno della presenza di Dio mentre gli empi soffriranno l'assenza di Dio! E sì, perchè il tormento più grande è proprio l'assenza di Dio: l'anima è infatti fatta per stare in comunione con Dio e quando non può beneficiarne, si contorce e si tormenta. Già da ora lo sentiamo perchè anche se gli atei e i non credenti lo negano, dentro sentono sempre un richiamo che si traduce in una sensazione di vuoto, di lacuna che non riescono a colmare. Questo perchè l'anima ha sete di Dio!

Quindi, oggi impariamo da Re Davide una lezione: ogni invocazione del Signore è giusta, ma prima dobbiamo cercare di redimere il nostro cuore per presentarci a Dio senza malizia né inganno. E ricordiamoci che nella preghiera c'è rifugio e riposo tra le braccia del Signore nostro Dio!

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