Oggi, su richiesta di una nostra amica, ci occupiamo di segnalarvi una fondazione cattolica, La Comunità Amore e Libertà Onlus. Essa è un'Associazione senza scopo di lucro (Onlus), con personalità giuridica (Ente morale), riconosciuta dalla Diocesi di Firenze come Associazione privata di fedeli. La sua finalità è portare l'annuncio della familiarità di Dio a tutto il mondo e i suoi obiettivi sono: intervenire nel campo della cultura e della scuola per formare i giovani alla Libertà e all'Amore come dono libero di sè; accogliere e dare una famiglia ai bambini che per diversi motivi non hanno potuto averla; portare l'annuncio della salvezza e della famigliarità con Dio ai popoli nelle parrocchie; sostenere le famiglie favorendo l'istruzione e la crescita dei figli e creando possibilità lavorative in funzione dell'autonomia e della dignità del singolo e del nucleo familiare;
formare e sostenere le coppie di fidanzati e di sposi per aiutarli a formare famiglie salde e durature; intervenire a favore della persona con cure mediche, ospedali, ecc. per dare a ciascuno la dignità senza la quale non potrebbe donare amore; sostenere le famiglie povere con l'attivazione di adozioni a distanza.
Per maggiori informazioni potete consultarne il sito internet: http://www.amlib.org/index.aspx
Detto questo, vi presentiamo una testimonianza di conversione, pubblicata sul periodico dell'Associazione, operata da un operatore di questa Comunità:
Mi chiamo Reagan Ekulumbu, sono di nazionalità congolese. Nato a Kinshasa il 16 luglio 1985, in una
famiglia povera. Ho quattro fratelli e una sorella. All’età di 11 anni ho perduto uno dei miei fratelli. Si chiamava Ntambo. È morto a causa della malattia del sonno perché le cure mediche non sono state adeguate (vedi l’inserto sulla TAU, o malattia del sonno, nelle pagine successive).
La sua morte ci ha davvero sconvolti e toccati nel profondo. Due anni dopo eravamo oppressi da difficoltà sociali, morali e finanziarie: io ho dovuto saltare un anno scolastico a causa della mancanza di mezzi finanziari.
Mentre eravamo in questa situazione, un giorno, sono andato a giocare a calcio nel campo vicino a casa mia. Lì ho incontrato un ragazzo che si chiama Greg. Abita nella Comunità Amore e Libertà che lo ha accolto come una famiglia. Da quell’incontro siamo diventati grandi amici.
Un giorno sono andato a trovarlo a casa sua e l’ho trovato con una consacrata di nazionalità italiana, Silvia Lassi, che tutti qui chiamiamo “maman Silvia”. Mentre parlavo con Greg, lei mi guardava attentamente. Dopo un po’ mi ha chiesto se ero cristiano e io le ho detto di no. Allora mi ha chiesto perché non ero stato battezzato e io le ho risposto che non mi sentivo colpevole per non esserlo e nemmeno obbligato a diventarlo. E poi ho aggiunto: “ormai è troppo tardi, io non posso più diventarlo”.
Lei mi ha detto che non era troppo tardi e che, se io avessi voluto, lei avrebbe potuto condurmi in cammino
verso Cristo. Inizialmente avevo un po’ di dubbi, soprattutto non credevo molto in Dio, proprio a causa delle mie tante difficoltà nella vita. Ma ogni volta che la incontravo mi sconvolgeva perché in ogni istante non cessava
di parlarmi dell’essere cristiani, dicendomi che Gesù è morto per i nostri peccati, per salvarci la vita, che Lui è il nostro Signore e Salvatore. Questo passaggio mi aveva toccato molto e mi sono convinto a dirle di sì, che ero d’accordo, che poteva cominciare ad aiutarmi a camminare nella vita cristiana e a guidarmi nel cammino della Chiesa, nella spiritualità e la fedeltà agli insegnamenti di Dio.
Qualche mese più tardi, dopo aver seguito la formazione dei catecumeni nella parrocchia S. Luc Banabakintu, il parroco, don Raphael Niengi Waku, mi ha chiesto di scegliere un responsabile in seno alla parrocchia perché questi fosse la mia guida spirituale. Visto che maman Silvia si occupava già di tutto quello che concerne
la relazione fra me e la Chiesa, ho scelto lei come madre spirituale. Due mesi più tardi sono stato battezzato e sono diventato cristiano. Maman Silvia mi ha fatto da madrina durante la celebrazione, il 30 marzo 2002. In quell’occasione mi ha scritto la sua prima lettera:
“Mio carissimo Reagan, oggi tu diventi cristiano, cioè UN ALTRO CRISTO. Giovane, con molte cose da imparare, MA NUOVO NEL CUORE, per te comincia la lotta contro il male, satana, le tentazioni. Sii forte con la preghiera e le buone opere! Io, come tua piccola mamma nello spirito, sarò sempre al tuo fianco con
la preghiera e i consigli. Buona festa! Con profondo affetto, m. Silvia.” Dopo aver letto questa lettera, ho
avuto il coraggio di lottare contro certi peccati, tentazioni e il male. Circa 10 anni fa Maman Silvia ha fondato un gruppo parrocchiale che si chiama “Gruppo JAL” (Jeunes Amour et Liberté) del quale inizialmente facevanoparte solo le adolescenti. Dopo un po’ di tempo anche i ragazzi vi si sono aggiunti.
Anch’io ne faccio parte, insieme a circa 80 giovani che si ritrovano nella spiritualità della Comunità Amore e Libertà. Da qualche tempo ne sono il presidente e, assieme ad altri responsabili ed animatori, cerchiamo di aiutare i giovani a formarsi spiritualmente e moralmente, ad avere e portare avanti valori cristiani e umanitari.
Maman Silvia non si occupa di me solo dal punto di vista spirituale, ma anche sociale, morale e finanziario. Ha cominciato a pagare la mia retta scolastica da quando ero in sesta superiore fino ad oggi che sono al secondo anno dell’università (sono iscritto a Giornalismo) e, in effetti, devo dire che è lei che fa di me quello che sono. Reagan Ekulumbu
XXII Giornata Mondiale del Malato
10 anni fa
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